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Il Piccolo "scopre" i giovani della Scala

La celebre favola di Ciaikovskij messa in scena dagli allievi dell’Accademia in una originale interpretazione

Il Piccolo "scopre" i giovani della Scala

Non solo polvere di stelle dal Piermarini, ma anche i frutti del lavoro e dei sacrifici dei tanti giovani allievi dell’Accademia del Corpo di ballo della Scala. È quanto offre in questi giorni, fino al 23 dicembre, il palco del Teatro Strehler che mette in scena un grande classico del balletto, Lo Schiaccianoci di Ciaikovskij, interpretato dai giovanissimi dell'Accademia con la coreografia di Frédéric Olivieri da Lev Ivanov. Lo spettacolo rappresenta solo uno dei numerosi impegni internazionali che vedono esibirsi gli allievi della Scuola di ballo, impegni che vanno ad affiancarsi al rigoroso studio giornaliero. Il 31, accompagnati dall'orchestra del Teatro alla Scala diretta da David Coleman, saluteranno il 2011 nel Galà di fine anno, interpretando sul palcoscenico del Piermarini un Divertissement da Lo schiaccianoci di Lev Ivanov e Tema e variazioni di George Balanchine. Le coreografie verranno precedute da una presentazione della scuola in cui gli allievi si esibiranno, a seconda dei diversi livelli accademici, sulle note di Johann Sebastian Bach.
Successo per questa inedita edizione dell’opera ciaikovskijana, che si ispira al racconto di Ernst Hoffmann Schiaccianoci e il re dei topi: la prima rappresentazione risale al dicembre del 1892 al Marinskij di San Pietroburgo. Successivamente il balletto è stato oggetto di numerose rivisitazioni, fra le più note delle quali quella di George Balanchine del 1954 a cui si deve anche la nascita della consuetudine di metterlo in scena durante il periodo invernale o quella di Rudolf Nureyev del 1967.L'allestimento in scena allo Strehler, nato nel 2000 al Teatro alla Scala per la firma di Roberta Guidi di Bagno, è stato riportato a nuovo vigore e vivacità da un gruppo di ex allievi del Corso per scenografi realizzatori e del Corso per sarti dello spettacolo, sapientemente seguiti dalla scenografa e costumista romana. Lo spettacolo mette in scena uno dei numerosi progetti della prestigiosa accademia, e che con il nuovo anno vedrà in tournée una nuova creazione per alcuni degli allievi dell'ultimo anno. Sei di loro saranno impegnati in Nineteen Mantras, una produzione Fondazione Musica per Roma e Fondazione MAXXI in coproduzione con Accademia Teatro alla Scala, per la regia di Giorgio Barberio Corsetti che, oltre alla scenografia e ai video, firma anche la drammaturgia con Riccardo Nova, autore delle musiche.

La coreografia è di Shantala Shivalingappa, artista di origine indiana trapiantata in Francia, mirabile interprete per Maurice Béjart, Peter Brook, Bartabas e Pina Bausch, fra le maggiori ambasciatrici nel mondo di Kuchipudi, classica danza indiana che ha una tradizione millenaria.

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