Andrea De Vito
Avete presente «La dama con lermellino», il celebre quadro di Leonardo da Vinci? Ebbene, sono in molti a garantire che, nonostante il nome del dipinto a noi tramandato, lopera dellartista toscano in realtà rappresenti un furetto. Con simili ascendenze, non stupitevi più di tanto vederlo a spasso, con tanto di guinzaglio, nei parchi pubblici, o arrampicato sulle sbarre delle gabbiette nei vari negozi danimali o ancora nascosto sotto il divano nel soggiorno dellamico reduce da un viaggio da Oltreoceano. Sì, perché se in America i furetti sono ormai considerati al terzo posto tra gli animali domestici delle famiglie americane, dopo il cane e il gatto, anche a Roma il fenomeno ha preso piede nellultimo decennio. Al punto che si organizzano veri e propri raduni di proprietari di furetti, ovviamente con tanto di animale al seguito. Da Villa Ada, a Villa Borghese, fino a Villa Pamphili, i furetto-party, nelle assolate giornate di primavera, sono ormai una consuetudine. Merito soprattutto di internet che negli ultimi anni ha trasmesso informazioni, consigli e tutto quanto cè da sapere su un animale per secoli usato dai cacciatori sardi e siciliani nella cattura di topi e conigli. «Ad acquistarli - spiega Massimo del negozio Animal House di Prati Fiscali - sono spesso i ragazzi dai 20 anni in poi che si sono informati su internet. Ma occhio ai costi. Per un furetto si può arrivare a spendere fino a 300 euro. Il coniglio nano è sicuramente più economico».
Spiega Barbara Ferrari, responsabile dellassociazione Furettomania, con circa 650 iscritti in tutta Italia: «Il furetto è un mustelide, è quindi un parente della puzzola europea. Proprio per questo motivo lanimale, che nel periodo di accoppiamento sviluppa un odore forte, sempre più spesso viene sottoposto ad una sterilizzazione precoce e inappropriata. Il furetto ha però bisogno come tutti gli animali di raggiungere un corretto sviluppo ormonale».
Ma attenzione: il furetto non è una via di mezzo tra cane e gatto. «I negozianti - continua Barbara - spesso non danno abbastanza informazioni. Se è vero che il furetto non deve essere portato a spasso come un cane e non si arrampica sugli alberi come un felino è pur sempre un animale impegnativo, con cui bisogna continuamente interagire e giocare. Insomma è un eterno cucciolo». Anche lalimentazione è particolare e spesso il cibo più adatto (ricco di proteine) non si trova nei normali supermercati ma solo nei negozi specializzati. Non finiscono qui le controindicazioni: in quanto animale vivacissimo è anche molto curioso e il suo istinto di scopritore di tane lo porta spesso a infilarsi negli angoli più impensabili della casa. Se molti di loro amano per esempio dormire nella cesta dei panni sporchi, a stretto contatto con gli odori dei padroni, altri invece muoiono in incidenti domestici assurdi dopo essersi nascosti ad esempio nelle lavatrici o addirittura nelle aspirapolveri. Cè poi il rischio di essere morsi. Spiega Alessandro Melillo, veterinario specializzato in animali esotici: «Avendo una pelle molto più spessa di quella umana non si accorgono che giocando i loro denti possono ferire».
Detto degli aspetti negativi, sul fronte delle buone notizie cè da ricordare anche la sua allegria e le sue misure ridotte che permettono al padrone di portarlo con sé ovunque.
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