Nostro inviato a Cannes
«Con i soldi della Rai, mi faccio operare. Mi metto tette e chiappe così posso fare la valletta accanto a Pippo». Chiambretti, surreale e ironico come sempre, se ne sbuca fuori all'improvviso. È rimasto nascosto dentro il baule della macchina di Del Noce (si fa per dire) per fare la piccola sorpresa a cui gli inserzionisti pubblicitari che vengono a Cannes sono abituati (l'anno scorso ci fu l'entrata in grande stile di Michelle Hunziker, anche lei allora novità sanremese). Una volta consacrato Baudo come prossimo presentatore del Festival, ecco che da dietro le quinte della sala del Palais dove avviene la presentazione del palinsesti Rai, spunta Pierino con l'immancabile giacchetta a righe. Balza sul palco, va a formare l'articolo «il» con Pippo e si dichiara coppia di fatto.
Dopo, a formalità sbrigate, i giornalisti sono tutti per lui. Non le telecamere, perché i Tg Rai non hanno mandato nessuna troupe e si è rimediato con un'intervista solo in pomeriggio.
Dunque, Piero, di nuovo sul palco dell'Ariston...
«Me l'hanno chiesto e ho accettato subito. È un grande evento e mi ci sono sempre trovato a mio agio».
Del Noce aveva detto che, per i conduttori, preferisce l'alternanza: eccoci qui, Baudo e Chiambretti, gli stessi volti visti a marzo...
«In quella sede sono volati molti stracci. Ma poi tutto si è ricomposto. Io ho fatto un buon Dopofestival, Pippo un grande Festival... e quindi hanno pensato bene di rivolgersi di nuovo a noi».
Per Sanremo, farà riposare Markette fino a dicembre...
«No, avevo già deciso di fermare il programma prima della proposta di Del Noce perché devo rinnovarmi, trovare nuove formule. Colgo il tempo a mia disposizione per preparare il Festival. Markette tornerà da gennaio, tranne, ovviamente la settimana canora».
Da tempo si parla di un suo rientro in Rai, dopo gli anni gloriosi trascorsi su La7: questo Sanremo sarà propizio per il passaggio?
«Lo spero. Comunque io ho un contratto con La7 fino alla fine del 2008. Poi si vedrà».
L'ultima volta l'avevano cercata per fare i pacchi...
«Be, meglio che la vicenda non sia andata in porto visto la fortuna che hanno fatto con Insinna, no?».
Che cosa ha in mente per il prossimo Festival?
«Dico da sempre che la più grande trasgressione è la normalità. Sanremo è una messa cantata che va avanti da sola, basta avere della buona musica e dei talenti. E di una coppia affiatata come me e Baudo alla conduzione. Ci manca solo Giancarlo Leone, il vice direttore con vero talento...».
Ci sarà il Dopofestival?
«Certo. Ma io non c'entro nulla».
Ma inizierà tardissimo come nell'ultima edizione?
«Ah no. Introdurremo il disco orario. A mezzanotte in punto si chiude il Festival. Non voglio sforare come faceva Baudo con me...».
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