Piero Manzoni, nuovo record per una sua «scatoletta»

Centoventiquattromila euro per la Merda d’artista. È il record raggiunto dalla più provocatoria opera di Piero Manzoni, battuta l’altra sera a Milano da Sothey’s. Stimata «solo» 60mila euro, l’opera ha visto la propria quotazione raddoppiarsi. Alla fine un collezionista (ignoto come al solito, si sa solo che è «europeo») si è aggiudicato la scatoletta numero 18, datata 1961, sulla quale Manzoni aveva apposto la scritta Merda d’artista in inglese, francese, tedesco e italiano. Di queste l’artista ne confezionò novanta. L’arte moderna e contemporanea continua a tenere alte le proprie quotazioni, come confermato dall’ultima vendita della celebre collezione Tettamanti, dispersa fra Londra e Milano (21 maggio): 200 pezzi che hanno raggiunto la ragguardevole somma di 27 milioni di euro. Mentre a Firenze una Natura morta di Morandi ha spuntato ieri 390.400 euro alla Galleria Pananti.
Ma anche l’arte antica non scherza.

Ieri Christie’s ha battuto, sempre a Milano, sei affreschi di Giandomenico Tiepolo, staccati 60 anni fa da Palazzo Valmarana a Vicenza per 555.250 euro. Acquistati da un «noto collezionista italiano». Ah, questo anonimato...

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