Roma - Dopo il successo alle ultime Regionali Umberto Bossi ha rivendicato, per il proprio partito, un maggior peso nelle fondazioni bancarie. L'obiettivo è strategico: controllare da vicino gli ingranaggi dell'economia e le grandi opere. Le fondazioni hanno il controllo dei tre maggiori istituti di credito nazionali, quotati in Borsa, anche se i vertici sono scelti da Comuni e Regioni. Ma il mondo politico è diviso. Una stoccata molto dura, al leader del Carroccio, arriva da Antonio Di Pietro.
Le critiche dell'Idv "Per noi dell’Italia dei valori - attacca Di Pietro - vale una sola regola: fuori dal sistema delle imprese e dalle banche la politica. Se il sistema politico deve mettere le mani in pasta nel sistema bancario o in quello delle imprese pubbliche al solo fine di lottizzare i soldi pubblici degli italiani, non va bene. Noi proponiamo di togliere il controllo della politica dal sistema delle nomine bancarie".
Sistema delle fondazioni "Finora il sistema delle fondazioni - aggiunge Di Pietro - è stato utilizzato non per fare investimenti nell’interesse del territorio, ma per fare speculazioni finanziarie da parte di grandi gruppi, faccendieri e, soprattutto, da parte di quei politicanti che, tramite il sistema delle fondazioni, hanno fatto affari personali e portato avanti interessi di parte".
Creare un'alternativa "L’Italia dei valori -continua l’ex pm- sta lavorando ad un’alternativa a questo modello di governo che spacca il Paese sul piano dell’economia, sul principio dell’uguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge e del rispetto delle regole del gioco.
Per questa ragione la nostra proposta politica è alternativa alla Lega. Infatti, noi mettiamo al primo posto l’occupazione e le pari opportunità al lavoro per tutto il territorio nazionale e non soltanto per una parte di esso".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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