Di Pietro contro Bersani: "E' lontano dalla gente" E lui: se fai così vai via

Di Pietro chiede le elezioni in aprile e Bersani gli lancia l'ultimatum: "Affermazioni che non condivido e se quella è la posizione andrà per la sua strada"

Di Pietro contro Bersani: "E' lontano dalla gente" E lui: se fai così vai via

E' bastata una manovra a mandare in frantumi il patto di Vasto. Da giorni Antonio Di Pietro demoliva a colpi di dichiarazioni i provvedimenti del governo Monti e, di riflesso, l'alleanza con il Partito Democratico. Oggi è arrivato un ultimatum che sa di addio proprio da Pier Luigi Bersani. "A noi non interessa vincere sulle macerie del paese e per noi l’Italia vuol dire prima di tutto lavoratori e ceti più deboli", ha polemizzato il leader dei Democratici ai microfoni del Tg3. Poi la bordata diretta all'ex compagno di opposizione: "Stasera da Di Pietro sono giunte affermazioni che non condivido e se quella è la posizione andrà per la sua strada, se uno vuol scantonare e mettere davanti all’Italia i suoi interessi elettorali non va bene".

Non tarda ad arrivare la replica di Antonio Di Pietro: "Stupisce l'atteggiamento intimidatorio e ricattatorio dell'amico Bersani, lontano anni luce dal Paese reale che soffre. Dal governo Monti gli italiani si aspettavano misure eque, giuste e non norme dettate da banchieri, speculatori e proprietari dell'industria bellica. Invece di attaccare noi, che difendiamo le fasce sociali più deboli e gli onesti lavoratori, provi a interpellare i suoi elettori e vedrà che è lui a rischiare l'isolamento dall'Italia reale che piange e soffre".

La sinistra è alla resa dei conti e nel mirino di Bersani ci sono le dichiarazioni rilasciate dall'ex pm a Tgcom24: una bocciatura senza appello ai provvedimenti anticrisi. Di Pietro non digerisce la riforma delle pensioni vuole staccare la spina quanto prima all'esecutivo dei tecnici: "Noi auspichiamo le elezioni ad aprile, ma dopo il referendum per cambiare la legge elettorale che il peggior male di tutti i mali e io ne so qualcosa perchè sono stato scillipotato.

C’è un’emergenza ma non è che dobbiamo tenerci Mario Monti per sempre, altrimenti dovevano nominarlo presidente a vita". I punti di vista sono molto diversi e ora che si è sciolto il collante dell'antiberlusconismo la sinistra perde pezzi.

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