Si avvicina la scadenza elettorale e Di Pietro va su di giri. Sarà la paura di essere scavalcato dal Movimento cinque stelle dell'ex amico Beppe Grillo o di essere obnubilato dalla parlantina poetica di Nichi Vendola, ma Di Pietro è agitato più del solito: "Non si è mai visto in un Paese civile, e in uno Stato di diritto, che un imputato, mentre è in aula sotto processo per un reato grave come quello di aver corrotto un testimone, accusi coloro che lo stanno giudicando. È come se i nazisti sotto processo a Norimberga, una mattina fossero arrivati in aula sostituendosi ai loro giudici. A me pare che, rispetto a tutto questo, chi ha il dovere, come il Presidente della Repubblica, di fermare l’attacco alle istituzioni, non si possa limitare a delle raccomandazioni e a dei rimbrotti, ma debba fare dei passi concreti, altrimenti fra poco ci penserà il popolo. Quel popolo che sta passando dalla manifestazione di piazza alla rivolta sociale".
Di Pietro insieme con Bersani: "Parlamento pieno di Giuda"
A dar manforte al segretario democratico a Pavia c'è anche un'altro
esponente politico che ancora non è salito sui tetti. Si tratta di
Antonio Di Pietro, che sostiene anche lui il candidato del
centrosinistra alla Provincia Daniele Bosone e dichiara: "Gli
italiani sono stanchi della politica di questo governo. Ci troviamo
in un momento importante, per le amministrative ed i referendum, ed è
l’occasione per andare a dire una volta per tutte, al governo
Berlusconi, che non ha più la maggioranza degli italiani.
La
maggioranza numerica in Parlamento è comprata, venduta, ricattata, e
non corrisponde alla maggioranza degli italiani". Poi Di Pietro
lancia un invito al presidente della Repubblica: "E' bene quindi
che il Capo dello Stato, al più presto, sciolga questo Parlamento
pieno di persone immonde e di Giuda".