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Pietro Maso vicino alle nozze E Corona già tratta l’esclusiva

Massacrò i genitori per l'eredità, dal 2008 è in semilibertà. Ora è innamorato. Il pacchetto-nozze prevede foto, film e memoriale del matrimonio. Da vendere al miglior offerente

Pietro Maso vicino alle nozze 
E Corona già tratta l’esclusiva

Sbatti il mostro in prima pagina. Anzi, in copertina. Meglio se su una rivista di gossip. Detto fatto. Benché, quella di Novella 2000, risulti un’«esclusiva» dal titolo un po’ criptico: «Maso amico di Corona. Ricordate? Uccise i genitori per l’eredità». Detta così, infatti, non si capisce bene se il mostro sia Maso o... Corona. Chi è pratico di cronaca nera, però, ricorderà che l’assassino di Montecchia di Crosara (Verona) è Maso, quel Pietro Maso che il 17 aprile 1991, all’età di 19 anni, massacrò a colpi di spranga i genitori per - diciamo pure - accelerare le pratiche ereditarie. Dal 2008, dopo 17 anni di carcere, Maso è in semilibertà e ogni mattina esce dal carcere di Opera per andare a lavorare.

Lungo il tragitto cella-ufficio, Pietro Maso (detto «Il Viveur») ha però trovato il tempo di incontrare Fabrizio Corona (detto «Il Furbo»). Fatto sta che «Il Furbo» si è accordato con «Il Viveur», mettendo su una recita particolarmente apprezzata nei foyer dei rotocalchi scandalistici: il servizio fotografico «finto rubato». Come funziona il teatrino? I soggetti dell’«esclusiva» simulano di essere immortalati a loro insaputa, mentre in realtà sono in combutta con il paparazzo-complice; le immagini vengono poi corredate da un testo pieno di pissi-pissi, e il gioco è fatto. In questo caso lo «scoop» consisterebbe nelle nozze di Pietro Maso con la fidanzata Stefania Occhipinti (definita «una tosta, con le palle!»).

Sì, ma che c’entra Corona? C’entra, eccome. È lui infatti il presunto intermediario tra la «celebrity» e i potenziali acquirenti del pacchetto-matrimoniale (comprensivo di rito nuziale, banchetto post-cerimonia e tanto di memoriale autografo del neosposo). Capito chi è la «celebrity»? Sì, Pietro Maso. Già destinato - vedrete, accadrà presto - a entrerà nel toto-concorrenti della prossima «Isola dei famosi». Il nostro è un paese che non scarta nulla: nel calderone degli show-spazzatura si ricicla tutto. Perché rinunciare a un ex killer con la faccia da tronista? Insomma, l’«esclusiva» sui fiori d’arancio potrebbe aprire a Pietro Maso nuovi orizzonti di gloria, proprio com’è accaduto a Pietro Taricone. E chi meglio di Corona per fare da Caronte nell’Ade di paillettes e cotillons? Tra i due c’è feeling: baci e abbracci si sprecano. Del resto Corona, nel ruolo di manager noir, è un fuoriclasse. Grazie a lui perfino Azouz Marzouk (il tunisino che ha perso la moglie Raffaella Castagna e il figlio Youssef nella strage di Erba ndr) ha avuto il suo quarto d’ora di celebrità, anzi di «celebrity».

All’epoca si disse che Corona avesse brigato con Azouz per accaparrarsi l’esclusiva sul funerale del piccolo Youssef, ma poi grazie a Dio - o ad Allah (Azouz è musulmano ndr) - non se ne fece nulla. Come, fortunatamente, finì in una bolla di sapone il presunto «ingaggio» delle gemelle Cappa, cugine di Chiara Poggi, la vittima del delitto di Garlasco. Corona «Il Furbo». Ma anche Corna «Lo Sciacallo»? Macché. «Questo è giornalismo...», replica il boss di Vallettopoli. Una nullità - Fabrizio Corona - che un «Pm talebano» ha trasformato in celebrità, anzi in «celebrity».

Poi, stampa e televisione hanno completato l’opera. Ed oggi eccoci qui a parlare dell’invidiatissimo compagno di super-Belen, pronto a investire sull’avvenire mediatico di un ex diciannovenne che, per fame di soldi, ammazzò i genitori. Già, i soldi. Anche Corona li ama «più di ogni cosa». E per averli è «disposto a tutto».

Parole sue.

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