Di Pietro scarica il Terzo Polo e «sposa» le due donne del Pd

Di Pietro scarica il Terzo Polo e «sposa» le due donne del Pd

No al Terzo Polo. Udc inclusa o esclusa a seconda di come girerà il vento. No a Enrico Musso candidato sindaco. Sì al matrimonio bigamo con le donne del Pd: «Marta Vincenzi o Roberta Pinotti per noi sarà uguale. Ho il massimo rispetto per entrambe. Appoggeremo l’una o l’altra indifferentemente. Saranno i genovesi a scegliere durante le primarie. In questo momento non posso fare il tifo per una a discapito dell’altra».
Tonino Di Pietro è sbarcato ieri a Genova. Ha incontrato i vertici del partito nella sede di via Venti e ha illustrato la strategia dell’Idv anche per le elezioni amministrative in Liguria del 2012. L’Idv non presenterà candidati per Comune e Provincia di Genova «fatto salvo che, qualora le candidature del centrosinistra dovessero essere insufficienti o inopportune, ci riserviamo di presentare un nostro candidato».
«L’Idv - ha continuato l’ex pm di Mani Pulite - intende rimanere fedele al patto con il centrosinistra e crede nel bipolarismo. Lo schieramento genovese sarà rappresentato da Pd, Sel e Idv, ma sarà anche aperto a quelle forze che si ispirano a questa coalizione. Alla fine il partito di maggioranza relativa proporrà il candidato e discuteremo i vari punti del programma. Rimaniamo all’interno della coalizione con il nostro impegno di libertà, solidarietà e legalità. I genovesi, come gli altri cittadini che voteranno la prossima primavera, dovranno aver chiaro il candidato, il programma e l’alleanza di governo». A Genova l’Idv non si permetterà, quindi, di indicare o di favorire uno candidato o un altro, che, all’ombra della Lanterna, oltre alla sindaco uscente Marta Vincenzi, si stanno già muovendo. Nei prossimi giorni partirà concretamente la campagna dei candidati «annunciati» del centrosinistra: da Roberta Pinotti (Pd) a Marco Doria (indipendente per Sel), agli altri indipendenti Andrea Sassano e Manuela Arata.
«Nessuno dell’Idv - ha aggiunto Di Pietro - potrà parlare a nome del partito o a favore di un candidato, pur lasciando libera scelta per la partecipazione alle primarie. Non si tratta di un diktat imposto dall’alto, ma di opportunità e rispetto di altre forze politiche e dei componenti dell’alleanza di centrosinistra». Il leader nazionale ieri ha avuto un incontro pure con i vertici locali.

«Il partito in Liguria - ha spiegato il presidente Idv - è cresciuto. Risulta normale e fisiologico che esistano differenti opinioni e nascano confronti in un grande movimento. Stiamo migliorando. Saranno i congressi locali a indicare i leader genovesi e liguri».

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