da Milano
Il Nordovest rialza la testa. Dopo anni di crescita inferiore alla media nazionale, l'economia dell' area ha mostrato nel 2004 i primi segnali di un'inversione di tendenza. Anche se il vero traino del paese è stato il Centro, che rispetto alla media italiana è cresciuto a ritmi più che doppi. La fotografia è stata scattata da Bankitalia nella «Sintesi alle note sull'andamento dell'economia nel 2004», in cui Via Nazionale denuncia per l'Italia un «arretramento» generale in termini di produttività e competitività. Le produzioni più tipiche del made in Italy, dal tessile alle apparecchiature meccaniche soffrono infatti di una scarsa produttività del lavoro determinata da un'insufficienza di investimenti in innovazione.
Per alcune regioni il 2004 è stato però un anno di inversione di tendenza. Lo scorso anno, per esempio il Nordovest ha reinserito la marcia, con un pil cresciuto dell'1,1%, in linea con la media italiana dell'1,2%. A cambiare, spiega Bankitalia, è stata soprattutto la domanda interna, mentre a livello internazionale, le regioni nord-occidentali hanno continuato a perdere terreno. Il pil è infatti stato trainato dal settore costruzioni, in particolare dalle opere pubbliche e dai lavori di edilizia residenziale. Di tutt'altro tono è stato invece l'andamento del pil al Sud: la crescita è stata dello 0,6%, la metà della media nazionale.
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