Roma

Pincio, via libera al parking della discordia

Michela Giachetta

Via libera al parcheggio del Pincio e alla contestuale pedonalizzazione del Tridente. In quella zona si potrà camminare liberamente, ma «chi vuole parcheggiare senza problemi - così sostiene Luca Malcotti, consigliere comunale di An - dovrà aprire un mutuo». Il consiglio comunale, ieri, infatti, dopo la discussione e la votazione di 17 emendamenti, ha dato l’ok alla struttura che prevede 726 posti auto. Di questi il 70 per cento sarà messo in vendita e destinato ai residenti, ma anche ai proprietari di attività commerciali o di servizio, purché l’edificio sia all’interno della Ztl e non disti più di mille metri dal parcheggio. Il 20 per cento verrà riservato all’affitto per lungo periodo, nella misura di un posto auto per ogni soggetto richiedente, mentre il 10 per cento alla rotazione. Nel caso in cui alcuni dei box destinati ai residenti dovessero rimanere invenduti, previa autorizzazione del consiglio, potranno essere destinati all’affitto o alla rotazione. Nel documento approvato è anche previsto che «la realizzazione del progetto è da considerarsi vincolata alla pedonalizzazione del Tridente». Questi i punti più controversi del dibattito in aula e l’oggetto di molti degli emendamenti presentati dall’opposizione. Se, infatti, An ha chiesto di aumentare la quota dei posti destinati alla rotazione, dal 20 al 30 per cento, Dino Gasperini (Udc) ha avanzato la richiesta di «mantenere invariata la sosta attuale a Trinità dei Monti, San Sebastiano, via di Ripetta, via della Mercede, via Capo le case e le zone intorno». Ma la maggioranza ha fatto valere la forza dei numeri, bocciando quasi tutti gli emendamenti dell’opposizione, salvo poi presentarne altri che hanno tenuto conto di quanto proposto dal centrodestra nei giorni scorsi. Così tutti i capigruppo del centrosinistra hanno firmato un documento, approvato, con cui si chiede di «prevedere forme di agevolazioni per l’acquisto e l’affitto da parte di categorie sociali svantaggiate e deboli, con particolare attenzione ai disabili». «I parcheggi devono essere al servizio della comunità e non fare differenze di censo - ribadisce più volte Sergio Marchi, consigliere di An -. Un parcheggio che prevede il 70 per cento dei box destinati alla vendita è solo per i più abbienti».
Lo stesso concetto sarà ripetuto più volte in aula da Forza Italia, An e Udc, così come fatto nei giorni scorsi, in varie occasioni. Alla fine il messaggio arriva anche fra i banchi della maggioranza. Ma Fabrizio Panecaldo, delegato del sindaco alla Sosta, quando prende la parola, sottolinea altro: «Potevamo togliere i parcheggi senza dare risposte alternative oppure offrire una risposta concreta, come abbiamo fatto, ai problemi di tutti con la pedonalizzazione del Tridente e la non vessazione dei cittadini». Agli atti però ci sono circa trecento firme contro la costruzione di quel parcheggio, raccolte dall’associazione cittadina Tridente centro storico, che più volte nei mesi scorsi ha fatto sentire a tal proposito la sua voce. «Anche per questo - spiega Marco Pomarici (Fi) - ci siamo espressi contro questo progetto, che non tiene in alcun conto il volere di cittadini, commercianti e residenti e di tutte le realtà lavorative esistenti in quella zona». Ma, alla fine, con la forza dei numeri, la delibera è stata approvata con 35 voti a favore e sono stati sciolti anche i nodi sugli oneri concessori, circa 11 milioni, derivanti dal diritto di superficie.

Saranno destinati alla pedonalizzazione delle strade comprese nel Tridente e alla creazione di piste ciclabili, ma anche alla riqualificazione della terrazza del Pincio e della zona limitrofa, all’interno di Villa Borghese.

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