Un incubo durato 48 ore. Catturato il serpente a sonagli che si aggirava nella pineta di Castelfusano da domenica. Un animale pericoloso e, al tempo stesso, sedentario il Crotalus Atrox, tanto che gli agenti della Forestale lhanno trovato a meno di 100 metri dal luogo del primo avvistamento. Ovvero a Tumuleti, la zona più selvaggia della Riserva del Litorale. «Era al sole - raccontano i guarda parco - raggomitolato su sé stesso, con la coda distesa. La testa, però, sempre alta, in stato di allerta».
È il professor Marco Guidi, un esperto zoofilo, ad avvicinarsi per primo al rettile. Asta metallica con punta ricurva alla mano, Guidi in pochi secondi riesce a immobilizzare lanimale permettendo alle guardie forestali di immobilizzarlo. «Sir Biss», come è stato chiamato affettuosamente, ha tentato di liberarsi utilizzando tutti i suoi 140 centimetri di lunghezza ma per lui non cè stato nulla da fare. Prima gli è stata bloccata la bocca dal morso letale, poi è finito in un sacco di juta, dopo in una gabbia giunta per loccasione dalla capitale. «Sarà affidato a un centro specializzato nello studio dei rettili - spiega il professor Guidi -, a Perugia».
Gli animalisti più agguerriti possono stare tranquilli: una storia comunque a lieto fine, visto che per catturalo non gli è stato fatto alcun male, tantomeno è stato necessario luso di anestetici. Per ora non è stato stabilito il sesso dellesemplare, tantomeno letà, calcolata in genere dagli anelli concentrici del «sonaglio» che aumentano a ogni muta. Il timore maggiore per gli uomini del servizio Cites (specializzati nellimportazione di animali esotici) era quello che fosse nel pieno del ciclo riproduttivo e che avesse deposto le uova in pineta. Uova che avrebbero potuto schiudersi in poche settimane, sempre se Sir Biss fosse stata una «lady». «Un animale ben nutrito - spiegano al Corpo Forestale dello Stato -, cresciuto sicuramente in cattività e abbastanza giovane. Sembra abbandonato da poco tempo». Insomma, scampato pericolo per gli amanti del jogging e delle passeggiate allombra di lecci e pini mediterranei. Lallarme, lanciato dalla stessa Forestale dopo lavvistamento di domenica (quando viene fotografato da una pattuglia accorsa sul posto), ha tolto il sonno a decine di incaricati della sicurezza del parco pubblico.
Serpente tra i più diffusi nel continente americano, il Crotalus Atrox vive negli Stati Uniti sud-orientali e in Messico. «Il veleno contenuto nelle ghiandole collegate ai due denti cavi - spiega un veterinario - può contenere diversi tipi di tossine di natura proteica, che producono sulle prede effetti differenti. In particolare le neurotossine deprimono la funzione cardiorespiratoria, mentre le emotossine danneggiano i vasi sanguigni e altri tessuti». Allarme, dunque, più che giustificato e subito rimbalzato sul web.
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