Pininfarina dà la scossa Insieme con Bolloré farà un’auto elettrica

Investimento stimato: 150 milioni Produzione dal 2010. Vola il titolo Le linee guida del piano di rilancio

da Milano

È il gruppo francese Bolloré (32mila addetti nel mondo, 6 miliardi di fatturato con attività nell’industria, nei trasporti e nei media) il partner che con Pininfarina darà vita a una società detenuta al 50% da ciascuna delle due aziende. Insieme, i due gruppi produrranno, a partire dal 2010, una vettura elettrica al 100% che porterà il marchio della casa italiana. L’investimento stimato è di 150 milioni. Ecco dunque l’accordo, di cui il Giornale ha accennato nei giorni scorsi, che contribuirà al rilancio di Pininfarina alle prese, da mesi, con una difficile crisi: l’ultima trimestrale ha registrato il calo dei ricavi da 150 a 135 milioni, l’aumento delle perdite da 9 a 9,7 milioni e un passivo netto di 17,9 milioni dai 7,5 del 2006. Piazza Affari ha salutato la joint venture con un’impennata del titolo (le azioni sono state sospese per eccesso di rialzo) che ha chiuso con un più 14,66% attestandosi a un ultimo prezzo di 8,37 euro, sotto il massimo intraday di 8,8 euro. Quasi quadruplicati i volumi rispetto alla media, con 456mila pezzi scambiati rispetto ai 121mila giornalieri. Dall’inizio dell’anno borsistico il titolo dell’azienda guidata da Andrea Pininfarina ha perso attorno al 65 per cento.
«È una bella giornata - ha commentato il presidente e ad al Giornale - ma in Borsa dobbiamo recuperare ancora parecchio». In febbraio Rothschild e Roland Berger presenteranno il piano industriale che dovrebbe permettere al gruppo piemontese di uscire definitivamente dalle secche. «Tra Grugliasco e Bairo - spiega Pininfarina, anticipando alcune delle linee guida del piano - concentreremo le attività produttive su commessa. Resterà ovviamente il polo industriale piemontese, ma dovremo impegnarci allo scopo di ridurre ogni possibilità di rischio. Priorità del rilancio sarà il miglioramento della qualità e dell’efficienza grazie anche alle cooperazioni con i nostri partner. Vogliamo anche crescere ulteriormente nei settori dell’ingegneria e del design per incrementare la quota mercato del 10% che deteniamo in Europa. Fondamentale, inoltre, sarà la capacità di estrarre valore dal nostro marchio e di avviare operazioni che giochino a favore dello sviluppo dei servizi che siamo in grado di offrire». Il primo passo per recuperare il terreno perduto quest’anno è comunque rappresentato dall’accordo con Bolloré. Al di là dell’auto elettrica, a risvegliare il mercato è stata la fiducia che il gruppo transalpino, che vanta importanti partecipazioni tra cui quella in Mediobanca, transalpino ha accordato a Pininfarina.


Il veicolo ecologico (4 posti, completamente automatico e ricaricabile tramite una normale presa domestica: 5 minuti garantiscono 25 chilometri di percorrenza, mentre per il «pieno» occorrono 5 ore, equivalenti a un’autonomia di 250 chilometri) sarà prodotto dall’azienda italiana in 15mila unità all’anno e distribuito in Europa, Usa e Giappone. Punto forte della vettura sarà la batteria, realizzata secondo la tecnologia «solida» del Lithium métal polymère, un’esclusiva del gruppo Bolloré.

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