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Pio XII, Vaticano: "Non c'è valutazione storica" Di Segni: "Un opportuno segnale distensivo"

Dopo le critiche del mondo ebraico alla beatificazione di Papa Pacelli la Santa Sede: "La virtù eroiche per la beatificazione riguardano la sua fede". Poi: "Non sarà beatificato con Giovanni Paolo II". Il rabbino capo di Roma: "Segnale distensivo"

Pio XII, Vaticano: "Non c'è valutazione storica" 
Di Segni: "Un opportuno segnale distensivo"

Città del Vaticano - La virtù eroiche per la beatificazione di Pio XII riguardano il suo rapporto con Dio, la sua fede, e "non la valutazione della portata storica di tutte le sue scelte operative". Lo afferma un comunicato del Vaticano in rispota alle perplessità e alle critiche degli ebrei su papa Pacelli. La firma del decreto per la beatificazione di Pio XII non vuole essere un atto ostile agli ebrei e il Vaticano si augura "che non sia considerata un ostacolo sul cammino del dialogo tra ebraismo e la Chiesa cattolica".

Di Segni: "Segnale distensivo" "Un opportuno segnale distensivo". Così il rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni definisce la nota di oggi del Vaticano su Pio XII. "Apprezzo - dice il rabbino capo di Roma - la tempestività e l’attenzione del Vaticano, che ha risposto oggi con una nota sul decreto sulle virtù eroiche di Pio XII ad alcune domande essenziali di parte ebraica. Sono importanti sia la distinzione dell’aspetto religioso della questione da quello storico sia la precisazione che la causa di beatificazione avrà un suo iter indipendente. Certamente rimane aperta e controversa la valutazione storica, ma è rilevante la comprensione vaticana della richiesta di avere aperte tutte le possibilità di ricerca".

In aiuto agli ebrei L’azione in favore degli ebrei compiuta da Pio XII è testimoniata anche da molti di loro. È quanto rileva padre Federico Lombardi, direttore della Sala stampa vaticana. In merito all’azione svolta da Pacelli nel secondo conflitto mondiale, fra l’altro si legge che non si intende con l’approvazione del decreto sulle virtù eroiche limitare "la discussione circa le scelte concrete compiute da Pio XII nella situazione in cui si trovava. Per parte sua, la Chiesa afferma che sono state compiute con la pura intenzione di svolgere al meglio il servizio di altissima e drammatica responsabilità del Pontefice. In ogni caso - prosegue la nota - l’attenzione e la preoccupazione di Pio XII per la sorte degli ebrei - cosa che certamente è rilevante per la valutazione delle sue virtù - sono largamente testimoniate anche dagli ebrei".

Distensione La Santa Sede si augura che "la prossima visita del Papa alla Sinagoga di Roma sia occasione per riaffermare e rinsaldare con grandi cordialità i vincoli di amicizia e stima" che legano la Chiesa cattolica al popolo ebraico. È quanto afferma una nota della Santa Sede, spiegando la decisione del papa di firmare il decreto per le virtù eroiche di Pio XII.

Non sarà santo con Wojytila "Il fatto che i decreti sulle virtù eroiche di Papa Giovanni Paolo II e Pio XII siano stati promulgati nello stesso giorno, non significa un "abbinamento" delle due cause da ora in poi". Lo afferma il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi. "Le due Cause - spiega - sono del tutto indipendenti e seguiranno ciascuna il proprio iter.

Non vi è quindi nessun motivo di ipotizzare un’eventuale Beatificazione contemporanea".

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