I ragazzi di rosso vestiti si prendono un po tutti le loro brave colpe. La torta delle qualifiche non è lievitata, anzi, causa pioggia a secchiate si è trasformata in un pasticcio per nulla gustoso. Risultato: una fetta a te, una lui e via così, in una distribuzione democratica di bocconi amari da ingoiare perché ciò non si ripeta. Si dice colpevole Fernando Alonso e gli fa eco Felipe Massa, addirittura esagera il capo della Ferrari in pista, Stefano Domenicali, quando franco come sempre aggiunge pure laggettivo: «Siamo stati presuntuosi». Fatto sta, la prima Ferrari scatta stamane dalla di-cian-no-ve-si-ma posizione, la seconda dalla ven-tu-ne-si-ma. Mica bello.
Anche perché nelle zone alte ci vanno i ragazzotti della Red Bull terribilmente incacchiati con il destino che fin qui li ha resi veloci ma fragili. Pole di quellantipaticone di Mark Webber, terzo tempo per quella peste talentuosa di Sebastian Vettel. In mezzo, a dividerli e a far rosicare sua Immensità motoristica kaiser Michael Schumacher, il giovane Nico Rosberg che una volta di più ha ribadito ai connazionali über alles e alla Mercedes che lui, di farsi mettere i piedi addosso dal sette volte iridato, proprio non ha voglia. E infatti Michael è solo ottavo, dietro - e vien da sorridere - massì a lui Rubens Barrichello. Non sorprende, dunque, che il teutonico ex ferrarista dica attapirato: «Sono un po deluso per il mio risultato. Di certo avrei potuto ottenere di più, visto che fin dallinizio delle qualifiche avevo compreso che le nostre prestazioni erano migliorate. E invece...». Invece sono migliorate solo quelle di Rosberg.
Unica consolazione per le truppe maranelliane è che, in una masochistica rincorsa, anche le rivali attualmente più insidiose in chiave mondiale, ovvero le due Mclaren, hanno deciso di affondare tra pasticci alluvionali insieme alle Rosse. Lo ricordiamo: Alonso guida con 37 punti, quattro in più di Massa, sei su Button e quattordici su Hamilton. Vettel e Webber sono lontani, rispettivamente a 12 e 6 punticini. Forse per questo Alonso tracima un inquietante ottimismo e dice: «In fondo è stata una casualità e, per quanto mi riguarda, al 70 per cento è tutta colpa mia perché con le previsioni che a breve davano non pioggia, ero tra quelli che spingeva di più per restare fermi e tranquilli. Se fosse spiovuto, infatti, avrei avuto il tempo per fare un buon crono... Comunque, lesperienza insegna che spesso al sabato si è tristi e poi la domenica...». Massa, quasi lavesse sentito, è in sintonia: «Sì, dobbiamo restare sempre ottimisti, partendo così indietro sarà una gara difficile, ma potrà esserci pioggia o forse no, insomma potrebbe succedere di tutto...». Concetto più o meno espresso dallo stesso Domenicali: «Ovviamente siamo molto delusi, abbiamo commesso un errore di presunzione» ribadisce, «ci siamo fidati delle previsioni meteorologiche...
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