Piovono 10 milioni su Radio Radicale

Roma. Nella bozza di Legge Finanziaria entrata in Consiglio dei ministri venerdì scorso c’è un articoletto (il numero 61 per la precisione) che riguarda Radio Radicale. L’emittente del partito di Marco Pannella, del presidente della Commissione Attività produttive Daniele Capezzone, del ministro del Commercio Estero Emma Bonino, in una legge di tasse e austerità per tutti può festeggiare. Nella bozza infatti si legge che «è autorizzata la spesa di 10 milioni di euro per ciascuno degli anni 2007, 2008 e 2009 per la proroga della convenzione tra il ministero delle Comunicazioni e il Centro di Produzione Spa, ai sensi dell’articolo 1, comma 1, della legge 11 luglio 1998, numero 224». La bozza di legge Finanziaria non è ovviamente quella che uscirà dalla riscrittura nel Consiglio dei ministri di venerdì, dalla messa a punto di ieri e dalla lucidatura di oggi ma, se saranno confermati, dieci milioni di euro l’anno (circa venti miliardi di vecchie lire) per Radio Radicale sono un bell’assegno.

Cambiano i governi, le maggioranze e pure le repubbliche, Radio Radicale continua a incassare per il suo servizio in diretta e in differita sulla vita politica del Paese. Lo fa, a dire il vero, quasi in regime di monopolio, visto che la Rai di quel servizio pubblico radiofonico (per il quale incassa il canone) sembra non volersene far carico seriamente.

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