Il pirata dei check-in colpisce a Malpensa Ora è in Psichiatria

Non è ancora chiaro come i poliziotti di Linate, martedì 20 settembre, non fossero riusciti a bloccarlo. E fossero stati costretti a chiudere lo scalo aeroportuale al traffico per oltre due ore. Ce l’hanno fatta però sabato quelli di Malpensa. Dove sempre lui - un vigile del fuoco 39enne di origini siciliane, ma residente nel Varesotto e attualmente in congedo per malattia per problemi psichiatrici - ha tentato nuovamente di aggirare i metal detector. Ora l’uomo è ricoverato nel reparto di psichiatria dell’ospedale di Gallarate dov’è stato sottoposto a degli accertamenti. Una struttura dalla quale non dovrebbe andarsene almeno per un po’.
Sabato pomeriggio, a Malpensa, l’uomo stava partendo per la Sicilia (è originario di Castelvetrano, in provincia di Trapani) con il fratello. In un momento di distrazione di quest’ultimo, il pompiere si è diretto verso il metal detector cercando di passare senza controlli da parte del personale di sicurezza.

Più efficienti i controlli, i poliziotti e il personale in servizio a Malpensa? Difficile dare un giudizio. Sta di fatto che stavolta il pompiere è stato bloccato immediatamente. E nell’aeroporto non è scattato l’allarme terrorismo che undici giorni prima aveva completamente fermato lo scalo di Linate.

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