Il pirata della strada amico della vittima

Il pirata della strada amico della vittima

Ha investito e ucciso un amico, un ragazzo della sua compagnia. «Andava fortissimo sullo scooter ma io, è vero, ero alla guida della Opel Vectra e non gli ho dato la precedenza mentre svoltavo a sinistra e lui andava diritto. In realtà non l’ho proprio visto» ha spiegato ai vigili urbani del radiomobile Alessandro V., il ventenne pregiudicato che mercoledì sera è scappato dopo aver investito con la Opel Vectra prestatagli da un amico, il 17enne Domenico Mirrione, in via Satta, a Quarto Oggiaro, morto più tardi al San Raffaele per un’emorragia cerebrale. «Quando sono sceso dall’auto per soccorrerlo, la gente del quartiere mi ha circondato - ha raccontato l’investitore - Davano calci all’auto, ho avuto paura che linciassero me e il 17enne che era con me. Così siamo scappati entrambi, lasciando l’auto lì. E ci siamo rifugiati a casa di un amico, fuori Milano».

Adesso il giovane - che, costituitosi giovedì sera, poco meno di 24 ore dopo l’incidente, ha evitato l’arresto - resta denunciato per omissione di soccorso e omicidio colposo, con l’aggravante amministrativa di aver guidato un’auto senza patente e senza avere la patente. Anche il morto - che viaggiava su un «Gilera runner 180» - era senza patente. E senza casco.

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