Pirati all’arrembaggio del super yacht francese

Un tre alberi utilizzato per le crociere di lusso preso d’assalto dai somali nel Golfo di Aden: in ostaggio una trentina di marinai. Il "Ponant" era in trasferimento, senza passeggeri a bordo, dalle Seychelles verso lo Yemen

Pirati  all’arrembaggio del super yacht francese

Doveva essere un viaggio all'antica, un lento trasferimento a bordo di un lussuoso veliero a tre alberi. Si è trasformato in un salto indietro nel tempo, in un incubo marittimo che mette a rischio la vita di trenta marinai. È successo ieri nelle acque del golfo di Aden davanti a quelle coste della Somalia affollate di squali e bucanieri. Nel primo pomeriggio il Ponant, un panfilo da 850 tonnellate capace di ospitare 64 passeggeri in 32 lussuose cabine, naviga a vele spiegate al largo del porto di Aden, nel sud dello Yemen. Sul ponte e sugli alberi ci sono solo i marinai reclutati per il trasferimento dalle Seychelles al Mediterraneo. Il veliero fila a tutta birra, segue le istruzioni delle compagnie internazionali che da tempo hanno innalzato il livello d'allarme per la crescente attività dei pirati annidati nei porti e nelle insenature della costa somala. Ma la precauzione stavolta non basta. Qualcuno da bordo dell'imbarcazione riesce a lanciare un ultimo messaggio, ad avvertire che la nave non solo è stata attaccata, ma è addirittura caduta nelle mani dei bucanieri. Insomma un arrembaggio vero e proprio, degno dei racconti di Emilio Salgari. «Il Ponant è rimasto vittima di un atto di pirateria nelle prime ore del pomeriggio mentre faceva rotta tra la Somalia e lo Yemen, i pirati sono a bordo. Stiamo lavorando in stretta collaborazione con il ministero degli Esteri, le autorità francesi sono al corrente del problema e lo stanno gestendo» conferma poche ore dopo Christophe Prazuck, portavoce della Compagnie des Îles du Ponant, la compagnia proprietaria del veliero.

La marina francese presente nelle acque di Gibuti e le navi americane che incrociano costantemente al largo della Somalia vengono intanto messe in allarme e iniziano la caccia al veliero scomparso. L'emergenza è ampiamente prevista. Dopo i numerosi attacchi messi a segno da navi corsare in quel tratto di mare i comandi della Marina francese hanno messo a punto una serie di piani che prevedono il dispiegamento di tutte le unità a disposizione e lo stretto coordinamento con i comandi statunitensi. Mentre le navi da guerra avviano la caccia ai pirati il ministero degli Esteri di Parigi cerca di tenere i fili della vicenda e gestire un'eventuale trattativa. «A quanto ci risulta, non sono stati sparati colpi d'arma da fuoco e le forze navali francesi e statunitensi, presenti nella zona stanno seguendo la situazione» spiegano le fonti del Quai d'Orsay aggiungendo che alcuni membri dell'equipaggio francesi sono in contatto con la compagnia armatrice. La Compagnie des Îles du Ponant, gestisce oltre al Ponent anche altre due navi di lusso, Le Diamant e Le Levant. Il tre alberi è però il gioiello della scuderia grazie ai suoi 1500 metri quadrati di vele e il modernissimo scafo di 88 metri capace di garantire una velocità di crociera di 14 nodi.

Le crociere di quest'imbarcazione e delle sue «sorelle» garantiscono un trattamento di elevato lusso, a partire dai due ristoranti, alle «terrace lounge» al grande solarium di 400 metri quadrati. Le rotte toccano vari punti del Mediterraneo, tra le quali anche l'Italia, e l'Oceano Indiano. In Mediterraneo il Ponent fa la spola tra Venezia, la Croazia, Malta e la costa meridionale francese.

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