Pirati della strada: 91 morti e 591 feriti nel 2009

Sono stati 482 i casi di pirateria stradale in Italia monitorati nel 2009 dall’Asaps, Associazione amici della Polstrada. Nel nuovo anno già 11 morti e 42 feriti.  Il 75,5% dei responsabili degli incidenti viene smascherato

Pirati della strada: 91 morti e 591 feriti nel 2009

Roma - Il ritiro della patente e il carcere è un deterrente molto importante. Non ci sono dubbi. Eppure si registrano ancora molti casi, troppi casi di pirateria sulla strada. Il bilancio parla chiaro: sono 482 gli episodi di pirateria stradale osservati dall’Osservatorio il Centauro-Asaps nel corso del 2009. Novantuno persone morte, 592 quelle ferite. Il 75,5% dei responsabili degli incidenti viene smascherato, mentre "solo" il 24,5% resta ignoto. Si tratta quindi di uno dei reati meno "garantiti" in assoluto. I dati saranno illustrati sul numero di febbraio de il Centauro in un articolo intitolato "PiratItalia-Un fenomeno da seguire".

Identificati molti responsabili Nel 2010, alla data del 26 gennaio, l’Osservatorio ha già registrato 38 incidenti con 11 morti e 42 feriti. Continuano a migliorare le tecniche investigative, ma crescono anche la sensibilità e la capacità degli inquirenti, che non tralasciano più alcun particolare. In effetti, su 482 inchieste, 364 hanno condotto all’identificazione del responsabile, arrestato in 173 occasioni (47,5% delle individuazioni) e denunciato a piede libero in altre 191 (52,5%). Su tutti questi eventi pesa, come un macigno, l’ombra dell’alcol e delle droghe: in ben 134 casi (36,8%) ne è stata accertata la presenza, ma è un dato che deve essere accolto con eccessivo difetto per essere considerato "attendibile". Bisogna infatti considerare che la positività dei test condotti è riferibile solo agli episodi di pirateria nei quali il responsabile sia stato identificato, dunque 364 su 482.

Palloncino o narcotest Spesso quando le forze di polizia identificano l’autore non ha più senso sottoporre il sospetto a controllo alcolemico o narcotest, perchè sono trascorse ore o giorni dall’evento. Gli eventi mortali sono stati 86 (17,8%), mentre quelli con lesioni 396 (82,2%), con 91 vittime e 592 persone finite in ospedale. L’osservatorio prende in considerazione solo gli atti di pirateria più grave, quelli che bucano la cronaca o che i nostri 700 referenti sul territorio selezionano sulla scorta di precisi standard di riferimento.

Di notte e di giorno Il 59,8% degli atti di pirateria - 288 contro 194 - avviene di giorno. Gli episodi osservati sono stati 482, ben 159 in più rispetto ai 323 del 2008: gli eventi abbiano subito una netta crescita, pari al 49,2%. Le vittime mortali sono state 91, rispetto alle 93 del 2008 con un modesto calo del 2,15%, mentre il numero dei feriti ha toccato la cima di quota 592, nel 2008 si era fermato a quota 331, l’incremento in questo caso è notevole +78,9%.

Bambini e anziani Ancora una volta sono le categorie deboli della strada, in modo particolare bambini e anziani, a pagare un prezzo altissimo in termini di mortalità e lesività: 78 sono i minori coinvolti, 62 gli anziani, rispettivamente l’11,4% ed il 9,1%. Tra i minori, quelli di età inferiore ai 14 anni, cioè i bambini, rimasti vittima di questo atto di vigliaccheria stradale sono stati in tutto 31, 5 dei quali rimasti uccisi (5,5%) e 26 feriti (4,4%). I pedoni sono la categoria più tartassata, con 218 eventi: 48 morti, pari al 52,7% dei decessi complessivi, e 195 feriti (32,9%). Infine i ciclisti: 40 gli episodi, con 8 lenzuola bianche (8,8%) e 26 ricoveri (4,4%).

La geografia degli episodi Al primo posto la Lombardia, con 69 casi (14,3%), al secondo il Lazio con 64 eventi (13,3%), e poi Emilia Romagna con 57 (11,8%), seguono Sicilia e Veneto con 38 (7,9%). 2 soli episodi in Basilicata e Friuli Venezia Giulia (0,4%).

L’identikit del pirata Nella maggior parte dei casi si tratta di uomini di età compresa tra i 18 ed i 44 anni (solo 22 le piratesse, pari al 6%), spesso sotto l’effetto di sostanze alcoliche o stupefacenti e per questo decidono di fuggire, sottraendosi alle proprie responsabilità.

I punti sulla patente Hanno rilievo consistente il timore di perdere i punti della patente e lo stesso documento di guida.

In netta crescita i casi di veicoli con assicurazioni scadute o addirittura false. Le pene, peraltro, non spaventano il pirata: da sei mesi a tre anni. Solo in caso incidente mortale con fuga si rischia oggi di rimanere per un certo periodo in cella.

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