Pirati della strada in aumento I vigili: «Temono l’etilometro»

MilanoDrogato e ubriaco guida a folle velocità in centro a Bollate, paesone a nord di Milano, travolge un marocchino in bicicletta. Fugge, ma poi viene preso perché si schianta contro alcune auto in sosta. Un fenomeno, quello dei pirati della strada, in lenta ma continua crescita, «causa» forse le nuove leggi che prevedono ritiro della patente e confisca del mezzo a chi è sbronzo al volante. E così molto preferiscono la fuga, per poi magari presentarsi quando non ci è più taccia d’alcol nel sangue.
L’ultima vittima, l’altra notte nell’hinterland milanese, è un marocchino di 21 anni senza fissa dimora, in sella a una bici in via Trento. Colpito alle spalle da una Mercedes 220, è stato scaraventato nella corsia opposta, venendo travolto da altre vetture. Sfigurato dalle ferite e senza documenti addosso, è stato identificato grazie alle impronte digitali come Mohamed Sejadani. I carabinieri avevano appena iniziato le indagini quando è giunta la notizia che una Mercedes si era schianta contro delle auto in sosta ad Arese, a 4 chilometri di distanza. Era lo stesso automobilista, un albanese di 28 anni, risultato positivo ai test su alcol e droga e per questo arrestato.
E sempre ieri all’alba a Roma un’auto ha travolto un motociclista sulla Laurentina, lasciando la vittima in fin di vita sulla strada per poi far perdere le proprie tacce. «Purtroppo è un fenomeno in aumento - spiega Tullio Mastrangelo comandante della polizia locale milanese - soprattutto da quando due anni fa, sono state inasprite le leggi in materia di guida in stato d’ebbrezza. Così molti per evitare ritiro della patente e sequestro del veicolo, preferiscono fuggire, per presentarsi il giorno dopo accampando le più diverse scuse.

Per questo il nostro corpo, per dare loro la caccia, ha creato un’apposita squadra che con pochi frammenti di vetro o i resti di vernice risale a modello e colore. Bastano poi pochi altri elementi per incastrare il colpevole».

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