da Milano
Anche Olimpia ha ieri riunito il
suo consiglio damministrazione, ma nelloccasione non si è parlato della svalutazione dei titoli Telecom: se ne occuperà prima lazionista Pirelli, mentre Olimpia affronterà la questione per ultima, in un prossimo cda. Il consiglio ha piuttosto preso atto del cambiamento avvenuto allinterno della holding (che controlla il pacchetto del 18% di Telecom) modificando la governance di conseguenza. Come noto, da Olimpia sono uscite Hopa e le banche (Unicredit e Intesa), Pirelli è salita all80% e Benetton al 20%. Per questo il cda è stato «asciugato» da 10 a 6 membri, ed è stato stabilito che le due liste di soci (Pirelli e Benetton, appunto) non possano eleggere più di tre membri a testa. Parità di consiglieri dunque. Mentre le decisioni importanti (quelle che prende lassemblea straordinaria) dovranno avere un quorum dell81%: in pratica Pirelli da sola non può gestire Olimpia. Anche prima era così, ma questo è il sistema adeguato ai nuovi numeri. In questo modo Pirelli continuerà a non consolidare Olimpia (e di conseguenza Telecom) non avendo il controllo della società, possibile solo con il coinvolgimento dei Benetton.
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