Pirelli, la Russia è più vicina Possibile «shopping» in Asia

Tronchetti: «Penso che entro l’anno qualcosa possa avvenire» Anche l’India nel mirino Ripartono i colloqui Tyre-banche

da Milano

Pirelli e il consorzio di banche Speed riprendono a dialogare dopo la lunga pausa delle festività. Al centro dei colloqui c’è il ritorno nel portafoglio del 38,9% di Tyre. Altro tema importante, ormai completata l’operazione Cina, è il capitolo espansione attraverso nuovi impianti produttivi nei Paesi emergenti. In queste aree la Bicocca punterebbe, inoltre, ad acquisire società del luogo. A fare il punto sui rapporti con Speed e i programmi di ampliamento del business sono il presidente e ad del gruppo milanese Marco Tronchetti Provera e Francesco Gori, ad di Pirelli Tyre, impegnati ieri nel lancio del nuovo Cinturato. «Avendo liquidità a disposizione (i proventi della quota in Olimpia, ex holding di controllo di Telecom, ndr) - così Tronchetti Provera al Giornale - vogliamo investire su noi stessi. Continuiamo infatti a guardare allo sviluppo dell’azienda e a investire negli ambiti dove vantiamo know-how e competenze».
Sullo stato dei negoziati con Speed il numero uno di Pirelli ha detto che «c’è spazio per un rendimento adeguato per le banche e un prezzo giusto per noi; mi auguro che si possa raggiungere un accordo in tempi ragionevoli». I nuovi piani di espansione rappresentano l’altro capitolo caldo.
«Il mondo si sta allargando - ha aggiunto Tronchetti Provera - e noi guardiamo ad Asia (Far East, ndr), Russia e India. Penso che entro l’anno qualcosa possa avvenire». Nel dettaglio, Pirelli starebbe monitorando il Sudest asiatico, mentre in India prenderebbe corpo una joint venture negli pneumatici per autocarri. La Russia è invece sotto osservazione alla luce della crescita del mercato dei veicoli di alta gamma, ambito che vede la casa milanese ben posizionata. E sempre dalle parti di Mosca dovrebbe nascere entro il 2010 un nuovo impianto Pirelli. «Stiamo analizzando le opportunità che si presentano in questi territori - osserva Gori - anche per poter avviare dal nulla attività produttive, come è stato fatto in Cina. Non è facile, infatti, trovare aziende in grado di rispettare i nostri standard. Resta sempre aperta anche la possibilità di fare acquisizioni in queste aree».


Nessuna novità, infine, sul fronte della cooperazione con Continental in Romania e Germania (insieme i due gruppi producono la cordicella metallica utilizzata nella realizzazione degli pneumatici), mentre alla Bicocca si sta approntando un nuovo piano investimenti.

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