Pirellone-bis, una città aperta 24 ore su 24

Lasciate correre gli altri ma preparatevi ugualmente a restare senza fiato e non per la fatica, bensì per lo stupore. Oggi il palazzo Lombardia, nuova sede della Regione, ospita un esercito agguerrito di «sky-runners», i corridori del cielo, lanciati sugli 866 gradini della nuova casa delle istituzioni lombarde. A loro la gloria di questa gara che dopo l'Empire state Building di New York, il Burj di Dubai, la 101 di Taipei tocca anche Milano e il grattacielo più alto del Belpaese. Per tutti gli altri invece Palazzo Lombardia con la sua piazza ad esedra fra le due onde dell'edificio è pronta per un'altra «gara», quotidiana e a passo d'uomo, quella di diventare un nuovo spazio per Milano e per tutti i cittadini lombardi. Molti gli esercizi commerciali che hanno già aperto i battenti in «piazza». L'attenzione si rivolge anche ai più piccoli: domani il presidente Roberto Formigoni accompagnerà il ministro Maria Stella Gelmini nel sopralluogo all'asilo nido - per ora destinato ai figli dei dipendenti - che aprirà i battenti ad inizio ottobre. In arrivo c'è anche una nuova passeggiata, con ciclabile e filari di frassini lungo via Restelli, ma soprattutto nei prossimi mesi, tanti altri negozi. Con un'unica missione: «Quella di tornare, pur con un edificio modernissimo, al senso dell'agorà antica - spiega Roberto Formigoni -: vorremmo che questa piazza fosse un luogo di incontro, scambio e vita». Come migliorare il feeling, di solito scarso, fra cittadini e palazzi della politica? La ricetta di Formigoni è semplice: «Tenendo aperto il palazzo e rendendolo vitale ben al di la delle sue funzioni e oltre il consueto orario d'ufficio». Vitalità, poi fa anche rima con sicurezza. Così per evitare il deserto urbano di vetro e cemento in Piazza Lombardia a far da pionieri sono stati una gelateria, ora chiusa, e che sta per riaprire come bar lounge, e il ristorante Terra ferma, 150 coperti con la regia, la pizza ma anche il pesce, dello stesso gestore del locale di via Gioia 63. Molti, poi gli spazi espositivi aperti al piano terra delle varie ali dell'edifico: oltre agli «occhiali di Gandhi» dei Fratelli Boga, i murales di Ernesto Pignatelli e le via crucis di Lucio Fontana, il palazzo ha già ospitato un temporary shop di grandi marchi a scopo benefico: un'iniziativa che sarà ripetuta in futuro.
Da poche settimane, inoltre, all'angolo con via Galvani ha aperto anche un bar della catena «Juice». Presto sarà la volta di Peck, con gastronomia e ristorante. A completare l'offerta sono in arrivo un locale con musica di fronte a Via Gioia, e, si spera già per Natale, ad aprire saranno una palestra, una libreria, alcuni negozi di abbigliamento e una cappella. Ma non è tutto: allo sviluppo in orizzontale si affianca anche quello in verticale: «Apriremo ventiquattro ore su ventiquattro il 39simo piano ai visitatori», spiega Formigoni. Un modo per far dialogare i 161 metri del nuovo palazzo della Regione con il cugino «più vecchio e più basso di 35 metri» ma sempre bellissimo, il grattacielo Pirelli, dove lo stesso Formigoni ha voluto mantenere alcuni spazi di rappresentanza per gli uffici di presidenza.

Infatti se Palazzo Lombardia è la nuova casa della Presidenza, della Giunta e degli Assessorati, al Pirellone entro fine ottobre si concluderà il trasloco del Consiglio regionale. Intanto una copia della Madonnina già svetta da Palazzo Lombardia, come vuole la tradizione per l'edificio più alto della città: ai suoi piedi ora mancano davvero solo i cittadini.

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