Pisapia continua l’infornata di amici in Comune Ma le casse non erano rimaste senza più soldi?

Venerdì la giunta Pisapia ha consegnato all'ex senatore di Rifondazione Giovanni Confalonieri il ruolo di direttore delle Relazioni istituzionali. Delibera che peserà sulle casse per 120mila euro lordi all’anno. Alla faccia di Corritore che parlava di tagli e valorizzazione delle risorse interne

Pisapia continua l’infornata di amici in Comune 
Ma le casse non erano rimaste senza più soldi?

Il bottino del vincitore. Basterebbe avere almeno il coraggio di chiamarlo con il suo nome. Quello americano, spoil system. Dire che è preferibile avere al fianco un amico di lungo corso (o magari un compagno di partito) che un dirigente ereditato dal sindaco precedente. Non far finta di «premiare il merito», quando invece si continua a preferire l’appartenenza. Magari associata al merito, ma quasi mai slegata da quella.
Nella seduta di venerdì la giunta del neo sindaco Giuliano Pisapia ha consegnato all’onorevole Giovanni Confalonieri il ruolo di nuovo direttore del settore Relazioni istituzionali del Comune. Una delibera che peserà sulle casse per 120mila euro lordi all’anno. E fino al termine del mandato. Alla faccia del video del nuovo direttore generale Davide Corritore che parlava di tagli necessari e della necessità di valorizzare le risorse interne. O dei lamenti dell’assessore al Bilancio Bruno Tabacci che descrive una situazione del Comune sull’orlo del lastrico. Ma per Confalonieri i soldi ci sono. Anima della campagna elettorale di Pisapia, ex senatore sotto le bandiere rosse di Rifondazione comunista, Confalonieri è fin dal primo giorno l’ombra del candidato e ora del nuovo sindaco. A lui, uomo di grande esperienza, si riconosce il merito di aver saputo tessere i difficili rapporti tra le segreterie dei partiti del centrosinistra e della sinistra più estrema. Evidentemente ci è riuscito. E a lui ora è arrivato il giusto premio. Terzo dirigente esterno assunto da Pisapia dopo il dg Davide Corritore e il capo di Gabinetto Maurizio Baruffi che hanno cominciato a prendere il posto dei 31 dirigenti trovati a Palazzo Marino e che Pisapia ha immediatamente mandato a casa. Salvando, almeno per ora, il solo comandante dei vigili Tullio Mastrangelo, il cui contratto scade a ottobre.
E così al militante del Pd Cosimo Palazzo, l’assessore Pierfrancesco Majorino assegna 64,310 euro all’anno, mentre l’altro Pierfrancesco, l’assessore Maran, offre 42,640 euro ad Antonio Bisignano, attivista di Changemilano. A Caterina Sarfatti, figlia di Riccardo candidato nel 2005 a governatore per il centrosinistra e attivissima in campagna elettorale, Baruffi assegna 40.500 euro all’anno come Istruttore direttivo dei servizi amministrativi. E così, sempre per questioni di merito, l’assessore Daniela Benelli assume Ermanno Tritto (57.850 euro all’anno), ex socialista transitato per la libreria Tikkun e al teatro Franco Parenti. Essendosi sempre occupato di cultura, oggi si troverà ad avere a che fare con area metropolitana, decentramento e municipalità, servizi civici. Sempre in nome del merito.


E nella sezione Trasparenza valutazione e merito del sito internet del Comune a fianco dei nuovi dirigenti non compaiono né curricula, né stipendi. A differenza di quello che succedeva prima. Sarà solo questione di tempo?

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