Pisapia fa dietrofront: «Poteri forti? Mi sono espresso male»

E ora Giuliano Pisapia è costretto a smentire perfino se stesso. Prima la denuncia nell’intervista di sabato all’Unità, ieri la retromarcia con una lettera al Corriere della sera che domenica non era stato tenero con lui. «Quanto ai “poteri forti” - ha scritto Pisapia -, forse mi sono espresso male e voglio tranquillizzare tutti, non sono diventato un “dietrologo”». E allora? «Mi sono limitato a rispondere a una specifica domanda e ho affermato che attorno al Comune di Milano ci sono interessi economici molto rilevanti ed è evidente che alcuni soggetti stiano guardando con attenzione alle nostre scelte». Eppure sembrava di aver capito bene.

«I poteri che contano - aveva spiegato all’Unità - si stanno progressivamente sganciando da Berlusconi, sono quelli storici della finanza, delle banche, dell’editoria, certi immobiliaristi e costruttori che hanno sempre fatto quello che hanno voluto e che oggi, per la prima volta dopo vent’anni, temono per i loro interessi». Domanda: «Pisapia, lei ha già sentito l’attacco di questi poteri?». Risposta: «Certo, lo vedo chiaramente». Ma ora non lo vede più.

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