L’incantesimo si è già spezzato. Giuliano Pisapia presenta la squadra di giunta a Palazzo Marino e descrive come «qualcosa di meraviglioso» la disponibilità di tanti a governare la città, come è «meraviglioso non avere reazioni da chi pur essendo stato contattato ha avuto una risposta negativa». Ma la rivolta degli esclusi è già partita. Prima l’Idv, fuori dalla squadra e con il segretario regionale ricevuto dal sindaco solo poche ore prima della conferenza stampa. «Siamo in maggioranza ma non avendo partecipato alle scelte degli assessori e non potendo dire la nostra in giunta, vigileremo ancora meglio sull’operato e faremo sentire la nostra voce in aula» avverte Piffari. L’elenco delle lagnanze prosegue con il Psi. La Fds-Prc propone alle sinistre di «unire le forze per sconfiggere i tentativi di condizionamento che i poteri forti e i salotti buoni stanno esercitando in varie forme». La formazione della giunta «solleva stupore e sconcerto, dentro Tabacci e fuori la sinistra. Sorveglieremo non prevalgano gli interessi a partire da temi come Expo». Chiude la lista Bonino-Pannella. Da Pisapia «nessuna eccezione alla regola di ignorare il valore dei radicali - polemizza Cappato -. Lo sosterremo comunque ma alziamo la guardia. E ricordiamo che il ruolo di presidente dell’aula non è nella disponibilità del sindaco ma dei consiglieri». Un avvertimento alla poltrona che Pisapia ha assegnato a Basilio Rizzo ma che dovrà essere confermata dai voti dell’aula. La squadra: 6 donne e 6 uomini.
Esclusa all’ultimo Carmela Rozza del Pd, il pressign dell’ala cattolica che fa riferimento alla Bindi ha avuto la meglio su quella di Bersani. É entrato Granelli con deleghe alla Sicurezza. Tabacci al Bilancio ma manterrà il doppio incarico a Roma. Il sindaco si tiene 10 deleghe.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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