Riposo sì, ma fino a un certo punto. E al posto del silenzio, una valanga di decibel. A Giuliano Pisapia non deve essere bastato il concerto di Roberto Vecchioni che ha chiuso la sua campagna elettorale in piazza Duomo. Ieri sera, giorno di vigilia del voto, ha deciso di fare il bis e di trascorrere la serata al Forum di Assago ad ascoltare Jovanotti.
Lorenzo Cherubini, si sa, ha simpatie di sinistra, tanto che al Mandela Forum di Firenze si è dedicato a tessere sperticate lodi del sindaco, Matteo Renzi, seduto in prima fila. Così è difficile pensare che la decisione di Giuliano Pisapia sia stata dettata dai suoi soli gusti musicali.
Il candidato della sinistra ha trascorso il sabato prima del voto riposando, lavorando al computer e in riunione con lo staff in studio. Poi cena in famiglia con la mamma e la neo moglie Cinzia. Oggi andrà a votare al seggio del Berchet in via della Commenda, il liceo in cui ha studiato e dove è stato allievo di don Giussani.
Un rapporto, quello con il fondatore di Comunione e liberazione, rispolverato dal candidato della sinistra proprio in prossimità del voto, nonostante la vita e le frequentazioni di Pisapia siano state piuttosto diverse. Nel corso del confronto elettorale con la Moratti, dopo le accuse di aver frequentato ambienti estremisti vicini alla lotta armata, Pisapia ha estratto come credenziale l’ancor più antica frequentazione da liceale con don Giussani. L’avvocato candidato nell’annuario del liceo Berchet lo ha commemorato in modo singolare, come «il prete che diceva le parolacce».
Manfredi Palmeri, candidato del Terzo Polo, ha approfittato della giornata di silenzio e (più o meno) riposo per andare a tagliarsi i capelli. Mattinata di appuntamenti milanesi, poi visita alla Festa del Fai e nel pomeriggio giro in bici con la compagna Maddalena e tre figlie, serata in pizzeria e per finire una festa di compleanno.
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