Lultimo (per ora) scambio al curaro è di ieri pomeriggio. «Mi sono iscritto al corso imparare a stare in aula» scrive il consigliere di Sel Mirko Mazzali. «Prima lezione: Vietato contraddire la capogruppo di maggioranza. Sono un ragazzo che apprende in fretta». Per capire il commento acido e laria che tira nella truppa arancione di Pisapia, va ricostruita la telenovela. Mazzali nei giorni scorsi ha scritto una lettera ai colleghi del centrosinistra per sollecitare un chiarimento sulla gestione dellaula da parte della maggioranza, «io lo farei diversamente, vorrei avere chiara la strategia». Nel mirino cè la capogruppo Pd Carmela Rozza, che in unintervista ad Affaritaliani.it gli manda a dire che «i consiglieri devono essere capaci di capire cosa succede, troppo comodo stare seduti e aspettare che qualcuno glielo spieghi. Mazzali impari a stare in aula». Da qui la battuta sul corso per consigliere in erba. Ma lunedì quando la Rozza ha chiuso la seduta sul Pgt, con lassessore allUrbanistica Lucia De Cesaris che è andata su tutte le furie e ha aggredito verbalmente la capogruppo (con «delega» del sindaco a tentare un accordo sul Piano del territorio che rischia tempi biblici), contro la mossa della Rozza si è schierato un buon pezzo di sinistra. «Se cerco un accordo sono rispettosa della mia opposizione - riepiloga -: il Pdl aveva chiesto di chiudere la seduta per decidere le regole sugli emendamenti alla riunione dei capigruppo il giorno dopo e ho mantenuto la parola. O partivamo malissimo». Ma dalla commissione antimafia ad Expo alla più banale (come doveva essere) manifestazione di solidarietà per i marò, è stata una fila di sgambetti e liti in maggioranza. Tra assessori, tra giunta e consiglieri e allinterno dei gruppi. E il sindaco ha preso di nuovo in mano la situazione, come fece per Expo commissariando di fatto lassessore Stefano Boeri. Ieri ha minimizzato gli scontri, «la stanchezza a volte crea nervosismo» ma sono «abbastanza tranquillo sul Pgt perché abbiamo già deciso come procedere». Cioè: con una «cabina di regia» di cui faranno parte «i capigruppo, lassessore competente e il sindaco, le decisioni saranno prese collegialmente». Non la prende come un cartellino rosso la Rozza, «ci saranno un tavolo di maggioranza e uno con lopposizione ed è utile che partecipi anche il sindaco. Io e la De Cesaris abbiamo un ottimo rapporto, politico e professionale».
Il sindaco ammette il ritardo sul Pgt, «mi aspettavo un inizio più veloce ma recupereremo» e apre al centrodestra, «siamo disposti ad accogliere suggerimenti da tutti purché siano a favore della cittadinanza». Il capogruppo Pdl (che con la De Cesaris ha appena avuto uno scontro per la pubblicazione on line dei dossier) assicura: «Faremo proposte per la città, se ci faranno parlare» ma è pronta la guerra degli emendamenti. E già oggi il Piano rischia di impantanarsi visto che il Pdl terrà ancora alta la questione Sea e alle 19 chiederà di interrompere la seduta per partecipare alla sinagoga di via della Guastalla in ricordo delle vittime della violenza antisemita a Tolosa.
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