Pisapia vuol tagliare i fondi al festival MiTo per costruire una Fabbrica del Vapore bis

Chiudere i rubinetti dei finanziamenti pubblici al festival di musica Mito per investire a Milano in uno spazio polivalente per la musica popolare contemporanea, con sale-prove e spazi concerti: la proposta è del producer Claudio Trotta ma è subito stata raccolta dal candidato sindaco del centrosinistra Giuliano Pisapia. In sostanza verrebbe realizzato un clone della Fabbrica del Vapore. «Sono convinto che una parte dei fondi utilizzati per eventi dalla durata limitata nel tempo - ha osservato Pisapia - debbano essere destinati a strutture stabili per la cultura e la musica. So che i fondi per la cultura sono pochi, ma devono essere utilizzati in prevalenza per spazi permanenti su tutto il territorio e non solo in centro».
L’idea di una cura dimagrante per il festival musicale che ogni settembre si tiene tra Milano e Torino è nata alla presentazione della lista civica di Milly Moratti, in cui Trotta è candidato. Forse a qualcuno è sfuggito che la manifestazione musicale, di cui oggi viene presentata la quinta edizione, è un autentico bagno di folla e che, semmai, sarebbe da ampliare, non da ridimensionare. Le tre settimane di concerti raccolgono infatti quasi 200mila persone e gli eventi, di cui circa la metà gratuiti, sono acclamatissimi da tutti sia che si tratti di concerti di musica classica, contemporanea, concerti sinfonici e da camera, o che si tratti di musica jazz, rock e pop, o ancora di canzoni d’autore. «La domanda che pongo ai due principali candidati sindaco, Moratti e Pisapia - ha detto il producer che cura i più importanti concerti a Milano - è se ritengano opportuno spendere tre milioni di euro l’anno per un evento come Mito o non piuttosto utilizzare quei 15 milioni così risparmiati per uno spazio dedicato alla musica popolare e contemporanea, un luogo di socialità diffusa dove i giovani possano fare le prove e si possano tenere concerti. Luoghi simili si trovano in tutte le più importanti città europee ma non in Italia». La proposta è subito piaciuta a Pisapia che ha annunciato il proprio impegno, sul fronte delle politiche culturali, a privilegiare gli spazi permanenti agli eventi estemporanei, a partire proprio dallo Smeraldo, lo storico teatro, dove Milly Moratti ha scelto di presentare la sua lista, che rischia la chiusura a causa dei danni economici patiti per il vicino cantiere di un parcheggio sotterraneo. «Mi impegnerò a difendere il valore culturale di questo teatro di Milano», ha assicurato il candidato di centrosinistra.

L’idea di «dirottare» i fondi per la cultura è targata Claudio Trotta, ora membro della lista di Milly Moratti, fondatore di Barleys Arts, famoso per aver affrontato il processo Bruce Springsteen, accusato dai residenti di San Siro di aver sforato con i decibel durante il suo spettacolo.

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