Pistola e bomba in valigia, aeroporto in tilt

Pistola e bomba in valigia, aeroporto in tilt

Non era un’esercitazione, né di uno di quei controlli finalizzati a verificare lo stato di sicurezza dell'aeroporto Cristoforo Colombo, recentemente investito da più polemiche per i controlli non sempre adeguati. Ieri mattina, invece, l'intervento operativo delle forze dell'ordine è stato reale, così come l'allarme che ha portato alla completa evacuazione dello scalo genovese, rimasto completamente paralizzato e a porte chiuse per quasi un'ora.
Tutto è iniziato alle 10.30 quando gli uomini dell'Ivri, Istituti di vigilanza riuniti d'Italia, hanno tempestivamente lanciato l'allarme per un caso sospetto. Un uomo algerino di 45 anni, diretto ad Algeri, si stava imbarcando con un bagaglio a mano potenzialmente pericoloso: dopo la scansione della piccola valigia, infatti, attraverso la Fep (macchina per il controllo radiogeno di sicurezza, ndr) all'interno del bagaglio sono stati individuati due oggetti che potevano essere riconducibili a una pistola e a una bomba. Immediato l'allarme e l'intervento della Polaria, degli artificieri e della squadra cinofila che hanno messo sotto setaccio il terminal e il charter della compagnia Aer Algiers.
A far crescere i sospetti per un possibile attentato terroristico ai piedi della Lanterna è stato un secondo allarme bomba, arrivato in questura sempre nel corso della mattinata, attraverso una telefonata anonima che metteva in guardia per una possibile esplosione al palazzo di Giustizia. Per pochi istanti si è temuto il peggio con Genova al centro di un attacco multiplo, proprio come è avvenuto per i principali attentati di Al Qaeda in occidente. Paura che fortunatamente si è presto dimostrata eccessiva.
E mentre a palazzo di Giustizia l'allarme è rientrato tempestivamente, le verifiche all'aeroporto hanno richiesto un tempo maggiore. Intorno alle 11.15 la polizia ha deciso il totale sgombero dello scalo e circa 250 persone hanno così dovuto attendere per quasi un'ora nel piazzale antistante l'aeroporto, in attesa che venissero effettuate le dovute verifiche. Verifiche che hanno fatto tirare un sospiro di sollievo: nessun altro oggetto o individuo sospetto è stato individuato né all'interno dell'aeroporto né nel charter nordafricano. Inoltre, i due oggetti «incriminati» si sono rivelati del tutto innocui: la pistola era soltanto giocattolo, mentre la presunta bomba, che per peso, dimensioni e forma aveva destato sospetto, di fatto era un semplice frullatore.
L'algerino è comunque stato fermato per accertamenti. Resta da verificare la ragione per cui intendeva imbarcarsi nell'aereo con una pistola giocattolo a portata di mano. Inoltre, alcune indiscrezioni, assolutamente non confermate, hanno avanzato l'ipotesi che all'interno del bagaglio fossero state trovate presunte tracce di materiale esplosivo precedentemente rimosso.

Inevitabili i ritardi e i disagi che hanno penalizzato i viaggiatori in partenza dallo scalo genovese. Nessun volo è però stato cancellato e anche l'aereo diretto ad Algeri è decollato, se pur con cinque ore di ritardo.

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