da Milano
Pasquale Pistorio non sarà una meteora in Telecom Italia. La presidenza del gruppo di tlc, ereditata dal presidente onorario di Stm dopo la defenestrazione di Guido Rossi, è tra le questioni in discussione in queste ore tra i nuovi soci (Generali, Mediobanca, Intesa Sanpaolo, Benetton e Telefonica), dopo luscita della Pirelli. Qualcuno (soprattutto allinterno di Mediobanca) punta sul ritorno di Rossi. Ma ieri Corrado Passera, ad di Intesa, ha parlato chiaramente: il ruolo che Pistorio, sta svolgendo oggi «è molto importante».
E a proposito di possibili cambiamenti nel management del gruppo telefonico dopo laccordo raggiunto per lacquisto di Olimpia, Passera ha risposto: «Queste sono decisioni che verranno prese quando loperazione sarà conclusa da tutti i soci italiani assieme».
Lo stesso Pistorio, intercettato prima della serata di gala del forum «Economia e Società», rispondendo a chi gli chiedeva se intendesse rimanere alla guida di Telecom per preparare il piano industriale di rilancio, ha risposto: «Sono lì per quello». In precedenza, nel pomeriggio, aveva condotto in porto il cda che ha approvato la trimestrale del gruppo. In linea e anche meglio delle previsioni degli analisti, e coerente con il piano aziendale. Compreso il calo dei margini operativi atteso. Il trimestre si è chiuso con ricavi e margini in linea con il piano e con un utile salito del 4,2%. Una limatura anche allindebitamento (che al 31 marzo scende a 37.182 milioni) che permette ai manager di confermare gli obiettivi di riduzione indicati a marzo alla comunità finanziaria.
I ricavi tra gennaio e marzo si sono attestati a 7.540 milioni di euro (+0,8% rispetto al 2006), il margine operativo lordo a 3.154 milioni (-4,3%) e lutile netto consolidato è salito a 775 milioni. In Borsa laccoglienza è stata positiva, con uninversione di tendenza dopo la diffusione dei dati che ha portato il titolo in rialzo. La seduta si è chiusa poco sotto la parità (-0,05% a 2,11 euro).
Nella conferenza telefonica con gli analisti, lad Riccardo Ruggiero ha risposto alle domande di maggiore attualità. In particolare a quelle sui rapporti con Telefonica. «Ci sono tante aree in cui vediamo interessanti sinergie - ha detto - come negli acquisti e nei servizi a contenuti aggiunti, in Germania e in Brasile» ma «non abbiamo cifre né accordi per il momento» e in particolare «non ci sono trattative né si è mai parlato con Telefonica di una piena fusione di Tim Brasil con Vivo». Ruggiero ha anche parlato di Antitrust, sempre in riferimento alle vicende sudamericane.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.