Più che un patto anti-crisi, un piano «per lo sviluppo economico», che si fonda su «aiuti alle imprese da una parte, sostegno ai consumi dallaltra». Lassessore alle Attività produttive del Comune, Giovanni Terzi, batte le due strade distribuendo in progetti ad hoc il pacchetto di 12 milioni di euro messi in bilancio per favorire negozi, imprese e artigianato in difficoltà. E, di riflesso, salvare le famiglie da aumenti dei prezzi ma anzi «incentivandole ai consumi». Ad esempio, tenendo i negozi aperti anche in giorni di festa: già il prossimo 25 aprile Terzi dovrebbe concedere il permesso di tenere le serrande alzate in tutta la città. E a giorni dovrebbero arrivare dalla Regione il via libera e i fondi per i distretti commerciali, il progetto con cui, a partire da cinque aree - Isola, Brera, Sarpi, Navigli e Giambellino -, verrà creato non solo nuovo arredo e un programma di iniziative gestite dal manager di via, ma anche «tessere sconti per favorire gli acquisti», precisa. Cinque milioni di euro per i distretti: metà da Palazzo Marino e metà dal Pirellone. Aiutare i consumi è anche lobiettivo della «Mi-Box», la carta di sconti dal 5 al 20 per cento per i giovani dai 18 ai 28 anni. Comune e Unione del commercio inizieranno a distribuirla tra una decina di giorni: si potrà usare in negozi, pizzerie, videoteche, librerie.
Capitolo imprese. Il Comune ci aveva già messo 3,5 milioni (ricevuti dallo Stato attraverso la legge 266), ma integra con altri 1,2 milioni il bando «Imprendium» di sostegno alle microimprese, «che andava prorogato», spiega Terzi. La preoccupazione, sollevata già da diversi rappresentanti di imprese e istituzioni, è incentivare le aziende a investire o a far fronte al debito senza chiudere nonostante il delicato momento economico, con «le banche che hanno ristretto il credito». Per questo, con bandi già in corso o azioni che sono in fase di avvio, il Comune mette a disposizione somme importanti per «dare garanzie ai mutui presso gli istituti bancari». Per il 2009, con il consorzio Confidi, offre ad esempio alle imprese artigiane - sono 28mila in città - la possibilità di abbattere parte del debito usufruendo di un fondo (in parte statale) su cui Palazzo Marino mette 1,5 milioni di euro. «Ma dobbiamo andare avanti, cercando di coinvolgere Abi e il sistema bancario generale», insiste.
Non solo aiuti economici: lassessore lancerà domani a Palazzo Marino con lUnione artigiani «MiArt», una cittadella virtuale dedicata ai mestieri artigianali. Vetrina per chi lavora e guida pratica per chi è a caccia di idraulici, fabbri, imbianchini nella propria zona. Grande attenzione avranno anche gli agricoltori, perché «sono un patrimonio della città e dobbiamo favorire lincontro tra consumatori e produttori».
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