The Place Ecco Manfredi, raffinato pupillo di De André

«È il cantautore più bravo». La frase è di Fabrizio De André, il soggetto è Max Manfredi. Artista genovese, esponente di quella scuola che ha saputo nobilitare la musica italiana, Manfredi sarà stasera al The Place in via Alberico II. Da pochi giorni è uscito il nuovo album, Luna persa, raffinato gioiello dalle mille sfaccettature: 12 canzoni originali, arrangiate con eleganza e fantasia (ben 50 strumenti suonati da 30 musicisti) e una perla rara: La fiera della Maddalena, brano inciso proprio con Fabrizio De André e ripubblicato 14 anni dopo l’album Max, ormai fuori catalogo. Manfredi, che si definisce «intagliatore di musica e parole», scrive canzoni da quando aveva 13 anni. Nel 1990 ha vinto la Targa Tenco con la sua opera prima, Le parole del gatto, guadagnando la stima di Amilcare Rambaldi, che lo definì "un geniaccio».

Di lui è un estimatore anche Roberto Vecchioni, secondo il quale Manfredi «è un capace, uno che non posso nemmeno limitare con il termine di cantautore: è un intellettuale». Manfredi sarà accompagnato da «La Staffa», ossia Fabrizio Ugas alle chitarre, Federico Bagnasco al contrabbasso, Matteo Nahum alle chitarre e al glockenspiel, Marco Spiccio al pianoforte e alle tastiere.

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