da Genova
«Sono passati dodici anni da quando mio figlio fu ucciso. Dodici anni passati inutilmente. Tutto è rimasto come allora». Cosimo Spagnolo ricorda. Suo figlio Vincenzo era tifoso del Genoa: è stato ucciso il 29 gennaio del 1995 con una coltellata davanti allo stadio di Marassi da un sostenitore del Milan, in occasione di una partita di campionato. Il suo assassino, Simone Barbaglia, fu condannato a 14 anni e 6 mesi: ma, grazie allindulto, sta per essere scarcerato: ormai è questione di giorni, e sarà libero. Già da tempo peraltro gode della semilibertà nel carcere delle Vallette di Torino. E ha già usufruito di molti permessi premio. «Dopo cinque-sei anni di galera e tutti quei permessi, quei giorni già passati a casa, a trentanni sarà libero», è lamara analisi di Cosimo Spagnolo.
Laltra sera il padre di Vincenzo ha rivissuto la sua tragedia: «Perché in 12 anni non si è riusciti a fare nulla?».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.