Podestà: "Commissariare Palazzo Marino? Basterà un sollecito"

Vanno verso la distensione i rapporti tra il Comune e la Provincia. Di mezzo alle due istituzioni amiche, ma in rotta di collisione, il «caso Ligresti», ovvero la richiesta di commissariamento ad acta avanzata dal costruttore per sbloccare tre pratiche edilizie sul territorio comunale

Podestà: "Commissariare Palazzo Marino? Basterà un sollecito"

Vanno verso la distensione i rapporti tra il Comune e la Provincia. Di mezzo alle due istituzioni amiche, ma in rotta di collisione, il «caso Ligresti», ovvero la richiesta di commissariamento ad acta avanzata dal costruttore per sbloccare tre pratiche edilizie sul territorio comunale. «Con il presidente Podestà c’è piena sintonia» dichiara il sindaco Letizia Moratti all’indomani del vertice sul pgt di Palazzo Marino - il presidente Podestà ha dichiarato la sua posizione e la Provincia, a sua volta, deve rispondere a una legge regionale e nel momento in cui diciamo che tutti dobbiamo stare all’interno delle regole, anche la provincia deve rispettare la norma regionale. Pertanto tutto quello che la provincia farà nel quadro della legge regionale a noi andrà bene». Ecco allora che anche dal numero uno di palazzo Isimbardi arriva un messaggio tranquillizzante. «Forse non c’è nemmeno bisogno di un commissariamento, ma di un semplice sollecito nei confronti del Comune».
Dopo il botta e risposta al vetriolo tra la Moratti e Podestà dei giorni scorsi - con il sindaco che attacca alla festa della Lega e il presidente della Provincia che non va all’incontro fissato per venerdì pomeriggio, affidando i suoi umori e la sua replica a galla stampa, tra i due torna il sereno. «L’articolo 14 della legge regionale 12 - spiega - mira a far sì che ci siano tempi certi e che la pubblica amministrazione non ritardi gli atti che deve emettere e qualora un cittadino dovesse ricorrere alla Provincia, chiedendo la nomina di un commissario, la Provincia valuta se ci siano le condizioni del ritardo della risposta da parte del comune e semplicemente lo invita ad accelerare l’iter attraverso un sollecito».

Ecco allora che all’interno del Pdl sembra che si asia trovata la quadra per evitare uno spiacevole incidente diplomatico e un «pericoloso precedente» come aveva sottolineato venerdì lo stesso Podestà. Certo, mette le mani avanti Podestà «il rischio di commissariamento dipende alla velocità con cui il comune risponderà alla nostra sollecitazioni».

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