Podestà, il Pdl ci crede: "Se vota l’80%, vinciamo al primo turno"

La Russa: "L’unico alleato di Penati è astensionismo". Alle urne due milioni e mezzo di elettori e 114 Comuni

L’unico possibile avversario di Guido Podestà è l’astensionismo. Dunque l’unico possibile alleato del presidente uscente Filippo Penati è il «Generale estate». Lo chiama così il ministro Ignazio La Russa, coordinatore nazionale del Pdl, in piazza San Carlo insieme a cinque colleghi di governo per sostenere il candidato del Pdl e per «smascherare» l’opera di «puro trasformismo» del presidente uscente: «Penati vuol far dimenticare chi è e chi erano i suoi alleati - dice La Russa - la sua speranza non è battere Podestà. Prenderà 10-15 punti di differenza e lo sa. Lui può solo sperare che noi arriviamo al 49,99 per cento, e poi giocarsela con un colpo di fortuna e con l’aiuto del “Generale estate”». Il ministro Gelmini, ex coordinatore lombardo di Forza Italia, l’azione di governo della Provincia la conosce: «Gli elettori daranno un giudizio molto severo. Leghista, centrista Penati recita a soggetto, ma la sua eredità è pesante, anche per un uso disinvolto delle risorse».
L’affluenza al voto è l’unica possibile incognita, dunque, per un Pdl che si avvia a raccogliere il 6 e 7 giugno i frutti di un consenso dato in grande crescita. «Se si arriva all’80 per cento di affluenza vinciamo al primo turno» è sicuro La Russa. Per questo anche i suoi colleghi di governo in queste ore stanno producendo l’ultimo sforzo in giro per l’Italia. Renato Brunetta, una delle star del comizio di ieri in piazza San Carlo - primo ad arrivare, uno degli ultimi ad andar via - dopo essersi prestato a subire l’assalto letterale delle fan - che gli hanno chiesto autografi, baci e interventi per ogni tipo di piccola e grande inefficienza - alla fine del comizio si è messo in viaggio con l’altro coordinatore del Pdl, Sandro Bondi. Programma: comizi in almeno quattro regioni diverse.
In Lombardia vanno al voto otto province su 12, e 1100 Comuni circa su 1500. In Provincia di Milano due milioni e mezzo di cittadini chiamati alle urne per eleggere il nuovo presidente della Provincia e i consiglieri nei 45 collegi del territorio. Ma anche per mandare al Parlamento europeo i delegati italiani eletti nella circoscrizione Nord-Ovest.

In più 114 Comuni al voto fra le province di Milano e Monza: 22 sopra i 15mila abitanti, 16 nel Milanese e 6 in Brianza. Ma sarà anche un test politico, e per fortuna. «Chi non vota poi non si lamenti se la Provincia continuerà a distinguersi per il non fare», avverte Podestà. Mezzo governo è sceso in campo per dare una svolta.

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