La poesia che nasce dai dorsi dei libri

Quante volte, curiosando tra gli scaffali di casa, ci è capitato di imbatterci in libri mai letti, volumi acquistati e poi dimenticati, saggi apparentemente imperdibili e risultati deludenti dalla prima pagina, romanzi scovati su una bancarella e subito abbandonati. Osservando quei libri solitari e silenziosi, Silvano Belloni, grafico di professione e fotografo per hobby, ha avuto un'idea: perché non scattare qualche foto ai dorsi e farli «parlare»? Sembrava solo un giochino per passare il tempo, e invece il gioco è diventato una mostra. Si chiama «Poesia dorsale»: la poesia che nasce dai dorsi dei libri. «La formula è semplice: mettere i libri uno sopra l'altro in modo che i titoli si concatenino fino a comporre dei versi - spiega Belloni -. Alla prima versione convincente, subito uno scatto. Resterà l'unica traccia della propria creazione». «Come pensano gli uomini sulla bellezza/ è tutta una finzione./ Ciascuno è perfetto/ per amarsi un po'»: è una delle tante «creazioni» fotografate in mostra fino al 31 luglio alla Libreria Archivi del '900 (via Montevideo 9). Le ha composte Antonella Ottolina, complice di Silvano in questo bizzarro ma accattivante progetto: «Ci siamo messi in una stanza piena di libri spiega Belloni -. Antonella, giornalista, li studiava con gli occhi dell'amante della scrittura. Io, con lo sguardo dell'esperto di immagine. Lei componeva: una, dieci, trenta poesie. Io fotografavo». «L'idea mi ha subito entusiasmato - racconta Antonella -. Io, che non ho mai composto un verso in vita mia, per un po' ho pensato solo in termini di dorsi». Dal pensiero ai fatti: più di cento poesie nel giro di pochi mesi fino al record assoluto: un'unica poesia composta da 78 libri, uno sopra l'altro, per 170 centimetri di altezza, esposta in primavera al Salone del Mobile di Milano e alla Fiera del Libro di Torino.
E se poteva riuscirci lei, perché non estendere l'invito a tutti? Nascono i primi laboratori per aspiranti «poeti», piccoli e grandi («i bambini impazzivano davanti a tutte quelle copertine colorate»), e poi gare, squadre, premi. E da oggi anche un concorso: basta accedere al sito www.poesiadorsale.it e comporre una poesia scegliendo tra i 150 titoli a disposizione.

Le migliori cinque (inviate entro il 15 settembre) saranno esposte a ottobre al Festival di Urbino «Parole in gioco». «Non abbiamo la pretesa che sia arte. Ma un modo per tornare a parlare di poesia, o magari uno spunto per un regalo speciale. In fondo, una poesia è sempre meglio di una dedica».

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