La poesia visiva della Ruffoni inaugura gli spazi di «Movie Stars»

La neogalleria di via Statuto 15, Movie Stars, inizia la sua attività altamente innovativa proponendo varie forme d’arte: dalla pittura alla moda, da nuove espressioni d’arte fino alla scrittura collegata all’arte visiva. La prima di una serie di mostre dedicate al panorama milanese è «Movie Stars», una serie di esposizioni dedicate alla poesia visiva, terreno in cui l’artista Cristina Ruffoni si cimenta da diversi anni. L’artista da sempre si interessa di visualità e la scrittura è da supporto alle immagine. Attraverso testi di sua invenzione riesce dare forma e parola affinchè la pittura e la scrittura si scambino i ruoli e diventino una cosa sola. Segno e significato, sulla tela prendono l’uno il posto dell’altro, creando un’immagine spettacolare, visiva e al tempo stesso concettuale. «Non ho mai voluto scrivere e dipingere separatamente, in maniera tradizionale, ma ho tentato di raccontare altre storie..il sogno, l’inconscio, ma il desiderio inespresso di ogni artista è quello di inventarsi un film: musica, azione, parole, colore, un’opera totale..», racconta Cristina Ruffoni. In questo suo progetto in mostra fino a metà febbraio (sabato e domenica su appuntamento: tel 02/62695137), l’artista, infatti, indaga il linguaggio del cinema e utilizza la sua scrittura creativa insieme alle icone delle locandine cinematografiche (una ricerca che ci rimanda a Rotella per certi versi), ormai radicate nell’immaginario collettivo, naturalmente ribaltando i sistemi di lettura e i codici stessi, con l’obiettivo di riportare ogni opera in un contesta di carattere narrativo più ampio e libero e con il fine di superare le distinzioni tra i diversi mezzi espressivi.

Un gioco di integrazione divenuto esplicito in «Pagine del Dizionario del Cinema, una serie di tele di medie dimensioni esposte sempre a Modaarte, vere e proprie immagini da leggere come delle pagine di un grande libro.

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