Il Poldi Pezzoli apre ai contemporanei

Il Poldi Pezzoli apre ai contemporanei

Il Poldi Pezzoli si apre all'arte contemporanea e ospita fino al 23 ottobre un'interpretazione firmata da Omar Galliani di alcune delle opere più note della sua collezione, come il Ritratto di Dama del Pollaiolo, simbolo del museo. La mostra consta di soli tre lavori e non è la banale esposizione di pezzi contemporanei in un museo solitamente votato all'antico: l'artista emiliano, classe '54, ha voluto leggere, anzi «svelare» alla sua maniera tre capolavori conservati nel museo di via Manzoni: oltre al Ritratto di Dama, la struggente Pietà del Bellini e il Compianto sul Cristo morto di Sandro Botticelli («Bellini, Botticelli, Pollaiolo. Capolavori s/velati da Omar Galliani», catalogo Mazzotta). L'allestimento di Mario Botta, al solito geometrico e funzionale, valorizza le sale che accolgono le tele rinascimentali e, a fianco, le tavole di Galliani, tutte e tre di pioppo grezzo e di grandi dimensioni. In barba al culto dell'originalità a tutti i costi, di gran moda tra gli artisti contemporanei, Galliani torna ai maestri del passato e al disegno puro: dell'inteso quadro del Bellini sceglie un particolare, il volto di Maria Maddalena, e lo enfatizza con la sua matita nera; del dipinto del Botticelli evidenzia il ventre di Cristo, del ritratto del Pollaiolo i preziosismi della veste della dama. Su tutti, spiccano colibrì colorati. Questo uccello famoso per riuscire a ruotare le ali a centottanta gradi di modo da mangiare sospeso a mezz'aria rappresenta, parola di Galliani, «la metafora dell'estremo controllo». L'effetto è originale, anche perché al visitatore spetta il privilegio di poter apprezzare da vicino i quadri di Botticelli e Bellini solitamente disposti insieme a molti altri nella sala principale del museo, affollata di capolavori dell'arte rinascimentale di cui Gian Giacomo Poldi Pezzoli era raffinato cultore e collezionista.

Discorso a sé merita il lavoro sul «Ritratto di dama»: il quadro - che fino a novembre non è presente in museo perché eccezionalmente prestato al Bode Museum di Berlino per una grande mostra sul Rinascimento Italiano - è riproposto da Galliani in un enorme dittico in bianco e nero in cui l'immagine di un lato si riflette nell'altro, con un raffinato gioco di ombre e luci. Mercoledì mattina (dalle 11 alle 13), l'artista incontra gli studenti dell'Accademia di Brera per un workshop sul disegno contemporaneo e il suo rapporto coi classici.

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