La polemica Il Pdl critica la linea Maroni. E la Lega reagisce: «Gli ex An ci imitano»

Anche l’emergenza profughi si trasforma in un battibecco tra Lega e Pdl. I timori dell’assessore alla Protezione civile Romano La Russa su un’eventuale tendopoli simil Puglia e Sicilia sollevano le reazioni piccate del Carroccio, che si erge in difesa del ministro Roberto Maroni. «Quello della tendopoli è un falso problema - insorge Andrea Gibelli (Lega), vice presidente della Regione Lombardia -. A nessuno piacciono le tendopoli ma non vorrei che in vista della campagna elettorale di Milano tra gli ex di Alleanza Nazionale prevalga il tentativo di fare i leghisti: esperienza che gli riuscirebbe male. Quello di La Russa mi sembra sia un tentativo di lasciare il cerino in mano al ministro Maroni, che già ha chiarito la netta distinzione tra clandestini ed emergenza umanitaria».
Neanche a dirlo, a La Russa non piace affatto sentirsi dare del leghista. «Lungi da me la volontà di vestire i panni del leghista - controbatte a Gibelli - Quello è un abito che non sogno assolutamente di indossare». L’assessore della giunta formigoniana ricorda tuttavia agli esponenti della Lega che «le tematiche relative alla sicurezza dei cittadini e le politiche sull’immigrazione e sulla lotta alla clandestinità sono da sempre nel patrimonio genetico della destra». E questo, sostiene, non vuol dire fare campagna elettorale «anche perché mi occupo di queste questioni da ben prima che la Lega fosse nella mente dei suoi fondatori».
Polemiche a parte, tutti vogliono vederci chiaro sulla questione profughi. Per questo l’Udc ha presentato una mozione in Consiglio regionale (firmata anche da Pd e Pdl) per chiedere delucidazioni al ministro Maroni.

Nei prossimi giorni il documento sarà sottoposto anche al Carroccio e agli altri gruppi che non hanno ancora aderito. Dal canto suo, il Comune di Milano precisa la sua posizione: «Milano ha già dato - spiega il sindaco Letizia Moratti - Ora serve una ripartizione nazionale che tenga conto di questo».

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