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Polemica Rifondazione fa di nuovo finta di «minacciare» gli alleati di centrosinistra

Niente di scontato nelle alleanze e nei futuri scenari politici liguri, in vista delle consultazioni regionali: Rifondazione Comunista sceglie di non sbilanciarsi, rimandando discussioni e decisioni all’autunno e mantenendo un atteggiamento di «appoggio critico» al centro-sinistra, senza nascondere posizioni divergenti rispetto alle scelte di governo della città di Genova. I punti dolenti rimangono le infrastrutture, il ciclo dei rifiuti, l’edilizia, i servizi. La posizione del partito è stata esplicitata oggi in una conferenza stampa alla quale hanno preso parte il segretario del Prc Genova Paolo Scarabelli, i consiglieri regionale Marco Nesci e comunale Bruno Delpino. «Le uniche certezze sono il nostro categorico rifiuto ad entrare in un’alleanza in cui ci sia anche l’Udc e il fatto che, fra una Regione leghista e una guidata dal centro sinistra non ci sono dubbi su quale sia l’ipotesi migliore - ha detto Scarabelli -. Per il resto non c’è niente di scontato: faremo una verifica sugli ultimi cinque anni e discuteremo in autunno delle alleanze future».

Rifondazione non ha mai nascosto il suo malumore verso alcune decisioni del centro-sinistra: «Siamo contro il park dell’Acquasola, contro speculazioni come quella del Lido o del Galliera, contro lo stadio a Sestri Ponente e contro il gassificatore che produce diossina e al quale preferiamo una politica di raccolta differenziata che arrivi al 70-80% - ha sottolineato Scarabelli -. Non condividiamo neanche la politica che il Comune sta realizzando sul trasporto pubblico e sugli asili nido».

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