Polemiche sulla fiction su De Andrè: "Perché parla romanesco?"

Boom di ascolti per "Principe libero", ma in molti si infuriano: "Perché un simbolo di Genova nel mondo deve parlare come Totti?"

Polemiche sulla fiction su De Andrè: "Perché parla romanesco?"

La polemica non è nuova: spesso e volentieri, quando si assiste a un film o a una fiction dedicati a un personaggio del nord Italia, gli attori che li rappresentano finiscono per parlare con un marcatissimo accento romano. E' successo anche per la produzione su Fabrizio De Andrè, mandato in onda ieri sera dalla Rai, scatenando le polemiche di migliaia di genovesi infuriati.

Nonostante il grande successo per il "Principe libero", che ha incollato davanti alla tv migliaia di persone in tutta Italia, c'è chi non ha preso bene quell'interpretazione del cantautore simbolo della Superba con l'accento centro-meridionale. Perché, si domandano moltissimi internauti, appicciare a Faber una parlata romanesca più adatta a Totti che non a uno dei più grandi poeti liguri della seconda metà del Novecento?

"Marinelli parla come Totti", si legge in un tweet, mentre altri internauti fanno eco: "Ma come si fa a far parlare Fabrizio De André con l'accento romanesco?? Ma roba da pazzi!".

E' vero che nella sua vasta e lunga carriera De Andrè non si è sottratto ad interpretazioni canore in diversi dialetti anche molto distanti da quello genovese - basti pensare alla celeberrima Don Raffaè, eseguita in napoletano. Tuttavia diversi appassionati hanno notato un'incongruenza che in effetti è vistosa. Proviamo un attimo a immaginare se in una fiction su Pino Daniele il famoso artista partenopeo dovesse essere interpretato da un attore con un forte accento bergamasco o piemontese..

.

Commenti