Policlinico, anche la fibrosi ora si cura con i videogiochi

La riabilitazione muscolare e il recupero fisico al Policlinico si fanno con i videogiochi. Basta con gli esercizi nella palestra dell’ospedale. Ora servono solo una tv e una consolle. Tanto che il paziente potrà fare riabilitazione stando comodamente nella propria stanza. I videogiochi di nuova generazione fanno il miracolo e prendono il posto del fisioterapista. Almeno in parte. L’esperimento verrà fatto sui bambini ricoverati al Policlinico per problemi di fibrosi cistica: giocando con la Wii della Nintendo recupereranno piano piano fiato e tono muscolare e di sicuro lo faranno divertendosi e alleggerendo il peso del lungo ricovero. La piattaforma tecnologica infatti rileva i movimenti del corpo e per giocare è necessario muovere braccia e gambe. Niente di meglio per rimettersi in forma.
Grazie ad una donazione del Rotary Milano-Ovest, il reparto di Broncopneumologia dell’ospedale sarà il primo centro europeo di fibrosi cistica a mettere a disposizione, nella camera del singolo paziente, il videogioco. «Delle piattaforme elettroniche consentono di guidare diversi programmi di riabilitazione - spiegano i stessi responsabili della struttura -. Il mezzo ludico, infatti, aiuta a migliorare la qualità di vita in ospedale in soggetti che, per la loro malattia, sono costretti a passare molto tempo nella struttura ospedaliera».
«Numerose pubblicazioni internazionali - aggiunge Francesco Blasi, direttore dell’Unità di Broncopneumologia - hanno dimostrato i vantaggi del riallenamento sul sistema cardiorespiratorio di questi pazienti. È dimostrato che il riallenamento migliora la capacità di effettuare sforzo, la funzione respiratoria e la forza muscolare e riduce la sensazione di mancanza di respiro, con un conseguente aumento del peso corporeo che è un’importante misura di salute del paziente con fibrosi cistica. Inoltre, e soprattutto, il riallenamento migliora la qualità della vita dei pazienti».
Grazie alle consolle in ospedale, i pazienti possono seguire un programma di allenamento specifico che comprende diverse attività sportive «adattate ai bisogni specifici e alle preferenze del singolo soggetto. È noto che il successo del riallenamento è strettamente legato alla continuità dell’esercizio nel tempo - conclude Blasi - che è favorita dai metodi utilizzati e dal gradimento degli stessi da parte del paziente».
In Italia si contano circa 6mila pazienti seguiti nei centri specialistici come il Centro fibrosi cistica della Fondazione Policlinico, attivo dal 1972. I pazienti in cura aumentano.

«La nostra è una realtà ad alta specializzazione - dice Carla Colombo, direttore del Centro di riferimento regionale fibrosi cistica della Fondazione Cà Granda di Milano - seconda per numerosità di casistica in Italia»: vengono seguiti regolarmente 728 pazienti, di cui 525 pediatrici (+20% rispetto al 2005) e 203 adulti (+30%, per il 75% over 30). «In ospedale - aggiunge Colombo - arrivano situazioni complesse, anche da altre regioni».

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