Il Policlinico si scusa: «I disagi ci sono, ma stiamo lavorando»

Riceviamo e pubblichiamo.

In merito all’articolo di Tony Damascelli «Al Policlinico c'è un carrello in coma da tre anni» pubblicato sul Giornale di oggi (ieri ndr), prendiamo atto delle segnalazioni, fatte certo a fin di bene, e vorremmo fare anche qualche precisazione chiedendo delle «attenuanti».
I lavori edili, strutturali e di manutenzione, in corso presso la Fondazione Ospedale Maggiore Policlinico, Mangiagalli e Regina Elena, possono essere causa di disagi per utenti e dipendenti, poiché tutto si svolge senza interrompere o ridurre l'attività sanitaria.
Tutto questo non giustifica, naturalmente, la presenza nei reparti di carrelli rotti e poltrone sfondate, né situazioni di abbandono, né che lo stato del cantiere di via Pace (necessario per ampliare i servizi igienici) sia quello rilevato. A questo proposito l’Ufficio Tecnico è subito intervenuto sanzionando le inadempienze dell’impresa, mentre l’Ufficio Economato provvederà a sostituire gli arredi deteriorati e a compiere verifiche periodiche.
Tuttavia vorremmo far presente che sono circa venti i cantieri aperti nell’ospedale di via Sforza e che dal 2005, anno di insediamento dei nuovi organi direttivi, sono partite opere di grande rilevanza, come la demolizione e ricostruzione del padiglione Monteggia, che si aggiunge al trasferimento della Medicina d’urgenza dal Pasini al Devoto, per consentire il rifacimento e l’ampliamento del Pronto soccorso. È aperto da luglio il nuovo Centro unico prelievi. Qualche mese fa è stato inaugurato, completamento ristrutturato, il padiglione Cesarina Riva (Urologia). Ricordiamo, da ultimo, che tra il 2002 e il 2004 erano stati messi a nuovo i padiglioni Sacco (Cardiologia e Pneumologia) e Zonda (Chirurgia generale e dei trapianti).

Tralasciamo di menzionare altri interventi come l’acquisto e la messa in funzione, spesso per la prima volta in Italia, di apparecchi diagnostico-terapeutici di alta tecnologia.
In ogni caso, terremo in debito conto tutti i rilievi fatti da Damascelli, assicurando l’attenzione dell’amministrazione per ridurre gli inevitabili disagi derivanti dal processo di ristrutturazione in corso.

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