Policlinico, sulla gestione del patrimonio interpellata anche la Fiera

Il presidente Cesana ha detto ai sindacati di aver contattato l'ente per una consulenza su come rivalutare la rendita del patrimonio dell'ospedale

Potrebbe entrare in campo anche la Fondazione Fiera Milano per trovare una soluzione alla gestione del patrimonio del Policlinico cittadino, stimato in 1,5 miliardi di euro. Solo due mesi fa su questo patrimonio si erano sollevate polemiche (poi rivelatesi infondate) su un'eventuale cessione di parte delle proprietà a Infrastrutture Lombarde.
Giancarlo Cesana, presidente della Fondazione Policlinico, in un incontro con i sindacati, ha spiegato di aver sentito in maniera informale la Fondazione Fiera per una consulenza su come rivalutare la rendita del patrimonio, e al momento si è in attesa di una loro risposta. Il problema del Policlinico, infatti, è che nonostante le proprietà siano stimate in 1,5 miliardi la rendita annua è di soli 11 milioni di euro (a cui vanno detratte le tasse), una cifra che da sola non basta a permettere l'indipendenza finanziaria all'ospedale. «Basterebbe uno 0,1% di rendita in più - spiega Cesana - per avere a disposizione ulteriori 1,5 milioni di euro all'anno».
Due mesi fa si erano sollevate polemiche dopo che il Policlinico aveva ascoltato una proposta di rivalutazione da parte di Infrastrutture Lombarde, «società gestita al 100% da Regione Lombardia - ricorda il presidente del Policlinico - senza scopo di lucro e soggetta al controllo della Corte dei Conti, che tra l'altro per sua natura non può avere un patrimonio. Per il momento la questione è sospesa: il problema non è per niente risolto, è ancora aperto». In ogni caso, Cesana ha assicurato che le proprietà rimarranno «in gestione all'Ufficio Patrimonio del Policlinico».
Su tutto questo, ma anche sul nuovo ospedale Policlinico che dovrebbe sorgere in tempo per l'Expo 2015, così come sulla questione dei poteri 'monchì che hanno i Cda delle Fondazioni di ospedali (ad esempio, non possono nominare i propri direttori generali) Cesana ha inviato una dettagliata relazione all'assessore regionale alla sanità, Luciano Bresciani.

E ha ricordato che queste Fondazioni «hanno uno statuto particolare, che a 5 anni dalla loro istituzione forse andrebbe rivalutato». Ora i sindacati vorrebbero incontrare l'assessore per discutere su un tavolo comune, e sono in attesa di essere convocati.

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