Controstorie

Il poligono che attira più turisti delle spiagge

Tempio delle armi, grande passione americana Che calamita le star dello sport e dello spettacolo

Cesare Gasparri Zezza

Miami

I l caricatore scivola dentro il mitragliatore. Scarrelliamo. È armato. Gambe leggermente flesse, prendiamo la mira. L'indice scivola sulla sicura. Un clic e siamo pronti. Il dito sfiora il grilletto. Collimiamo le tacche con il bersaglio e tiriamo lentamente: Bang!

Complice l'ennesima giornata piovosa della Florida, invece di cavalcare le onde di SoBe (South Beach), ci siamo ritrovati a surfare nel web alla ricerca di qualcosa di nuovo da fare. Abbiamo così scoperto l'esistenza di Lock & Load, la prima attrazione, premiata con «eccellente» nella categoria divertimenti e giochi dagli utenti di un famoso portale di viaggi. Nato nel 2013, il poligono ha mantenuto un flusso costante di visitatori, anche dopo il massacro alla Marjory Stoneman Douglas High School Parkland lo scorso 14 febbraio.

Com'è possibile? Tra le prime cose da fare della città troviamo un altro poligono, ma anche delle escape room. Ci pare di capire che i vacanzieri qui siano alla ricerca spasmodica di adrenalina, altro che spiagge con cavalloni e mojito nei locali alla moda. Decidiamo allora di andarlo a scoprire. Per arrivarci percorriamo una strada parallela alla ferrovia nella zona di Wynwood. Un panda con in mano due pistole ci fa capire che abbiamo raggiunto la nostra meta. Nel parcheggio sono dipinte sagome di bulli e pupe mentre imbracciano dei mitragliatori Thompson.

È mezzogiorno, il locale ha appena aperto. Varcata la soglia, una persona ci viene incontro, fisico palestrato, aria simpatica e un cinturone con pistola semi automatica.

«Welcome, I'm Rosario, how can I help you? (Benvenuto, sono Rosario, come posso aiutarvi?)». Uno scambio di battute ed eccoci seduti a un tavolo, come se ne vedono tanti nei pub, con un menu dalla copertina metallica appoggiato sopra. La differenza è che qui non si ordinano panini e birre, ma le armi con cui si desidera sparare. Dai mitragliatori pesanti dei film «Rambo» ai fucili di precisione per gli «sniper»; oltre a una grande varietà di pistole americane, austriache e italiane. In un angolo, una serie di foto di Vip che sono venuti a vivere questa esperienza. Tra i tanti personaggi, spiccano il famosissimo giocatore del basket NBA, LeBron James, e Rob O'Neill, il navy seal che ha eliminato Osama Bin Laden.

Non avendo dimestichezza con le armi, le lasciamo scegliere all'istruttore: fucile d'assalto Colt M4 Commando, in dotazione alle Swat, unità speciali della polizia americana per compiti ad alto rischio come operazioni anti-terrorismo, e l'austriaca Glock 18: alta precisione e una potenza di fuoco di 1600 «confetti» al minuto. Leggera, precisa e affidabile, è in dotazione a molti corpi di polizia e agli agenti dell'FBI.

Mentre Rosario va a prendere le munizioni, ci guardiamo intorno, sulla nostra testa è appeso un vecchio elicottero dello stesso tipo di quelli che operavano in Vietnam. Sulle pareti, poggiati su delle rastrelliere, è esposto quello che è descritto nel menù: una quarantina di pezzi tra fucili di precisione, d'assalto e pistole.

Il locale va riempiendosi di coppie, famiglie, gruppi di amici. Gente normalissima e sentendoli parlare, sono tutti alla loro prima visita.

In una zona trova spazio un piccolo museo. Tra gli articoli più curiosi c'è un cofanetto con armi della guerra di secessione e un set del perfetto ammazzavampiri: pistole, crocefisso, acqua santa, e paletto di frassino. Al centro della sala, la ricostruzione di qualcosa che è la via di mezzo tra un chek point e un sacrario in ricordo militari USA caduti: mitragliatore di grosso calibro, razzi, mortai, granate e la bandiera a stelle e strisce ripiegata a triangolo.

È il nostro momento, veniamo chiamati per raggiungere la «safe-area», dove Rosario ci spiegherà, con l'ausilio di armi inerti, come si usano e tutte le procedure di sicurezza. Indossate le cuffie e gli occhiali protettivi, cominciamo a sentire la pressione e la responsabilità di imbracciare un'arma. Tutte intorno le pareti sono ricoperte da pannelli fonoassorbenti, viene accesa la ventilazione per eliminare i fumi di sparo. La prima arma viene appoggiata sulla linea di tiro. Ripassiamo mentalmente la posizione, proviamo a fare dell'apnea per rallentare i battiti e impugniamo il Colt M4 Commando. Bang! Un boato, l'arma rincula contro la spalla. Il cuore è a mille. Uno, due, tre colpi. Spostata la linguetta sulla modalità a raffica, nuovamente in posizione e con una leggera pressione del dito parte una sequenza di colpi. Finiti i caricatori, si passa alla Glock18. Più leggera della precedente e più impegnativa. I colpi danno maggior rinculo e l'arma tende a puntare verso l'alto. Abbiamo sparato circa 200 proiettili e ci siamo dovuti impegnare a coordinare respirazione, occhio, braccia e gambe per centrare il bersaglio.

Una riflessione: chi voglia andare a sparare da Lock & Load dovrà ascoltare gli istruttori; chi voglia semplicemente camminare per strada e maneggiare una mitragliatrice militare, non non bisogno di alcun esame d'idoneità, ma è sufficiente un documento di identità.

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