Giulio Ballio è stato rieletto alla guida del Politecnico. Il rettore uscente ha strappato la riconferma ieri, al quarto e ultimo scrutinio, con 494 voti a favore, dieci volte quelli raccolti da Giovanni Da Rios, lunico sfidante. «Sapevo che sarebbe andata così, che lavrei spuntata al ballottaggio finale - racconta pochi minuti dopo gli esiti il rettore, che guiderà lateneo fino al 2010 -. Porterò avanti i progetti avviati in questi anni, dalla ricerca alla crescita del nostro polo della Bovisa. Coinvolgendo di più i docenti».
È la risposta di Ballio al grande numero di schede bianche che ne ha frenato la rielezione nei precedenti tre scrutini. «Se è stato un voto di protesta? Tra i docenti cè chi non condivide le riforme delluniversità degli ultimi anni e può aver espresso il suo malumore in questo modo. Io stesso ho gestito con più trasparenza che in passato la distribuzione dei fondi tra le facoltà, introducendo criteri legati al merito, una scelta che può aver scontentato qualcuno. I rapporti con le aziende si sono fatti più stretti - continua Ballio -. Così abbiamo raccolto più fondi, ma qualche docente può essersi sentito meno libero». Tutte situazioni che, secondo il rettore, «sono recuperabili, anche perché la scheda bianca non è un voto contro la persona». Tra i progetti futuri dell'ateneo cè una raccolta di fondi tra gli ex allievi. «Il progetto è pronto, ma bisognerà attendere il momento giusto, in Italia non è radicata lidea che gli ex studenti possano contribuire alla vita delluniversità che li ha formati».
Ballio, in questi anni, ha reso più selettivo lingresso al Politecnico. «Ma le aspiranti matricole non si spaventino - sorride il rettore -.
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