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La politica da Cassano al tombino

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«Pronto? Lei che è amico di Marotta, deve dire a Del Neri di far giocare Cassano». Come dire di no, rischiando magari di perdere un voto? Il numero verde «S.o.s. disservizi» e «S.o.s. sicurezza» attivato da Gianni Plinio, in fondo non pone limiti di argomenti. E in fondo ci può stare che un ligure elettore ritenga un grave disservizio quello di vedersi privato, dopo aver pagato il biglietto, delle giocate di Fantantonio, se non addirittura di considerare l’assenza del genio di Barivecchia un rischio per la «sicurezza» della Sampdoria e del suo futuro. Ma scherzi a parte, quante telefonate sono giunte a Plinio sul numero verde? Lui non si scompone, svela che anzi l’argomento Cassano è stato gettonatissimo, così come non sono mancati i genoani che hanno chiamato per rimproverare al consigliere del Pdl la sua fede calcistica «sbagliata». «Tutte telefonate piacevoli, che mi hanno anche confermato come lo spirito del numero verde sia stato colto dalla gente. La mia vuole infatti essere una campagna elettorale non all’americana, con slogan e manifesti ad effetto, ma vicina ai cittadini - aggiunge Plinio - Ma in questi giorni abbiamo ricevuto decine di telefonate, oltre 60. Nella stragrande maggioranza dei casi segnalavano problemi».
Nel suo ufficio c’è un fascicolo con fogli, appunti e lettere su carta intestata della Regione. È il faldone del numero verde. Ma Plinio non ha bisogno di rinfrescare la memoria. E parte in quarta. «Il signor Federico, non vedente, segnala la scarsa udibilità quando non addirittura l’assenza delle comunicazioni di fermata sui mezzi Amt - inizia la lista degli esempi - E ci ha anche citato nome e cognome del funzionario cui si è rivolto invano. Il signor Giacomo segnala l’indifferenza di Aster a fronte delle denunzie per un palazzo pericolante a Cornigliano. Il signor Bruno denunzia il degrado di un’area verde adiacente le case popolari di via Toscanelli a Sestri. Emma, volontaria del canile di Monte Contessa, segnala le tante carenze della struttura...» Impossibile fermare il fiume in piena. Che continua con i problemi di chi abita vicino al centro sociale Zapata o di chi è pendolare sui treni liguri.
Il problema è un altro. Gianni Plinio, che nel frattempo chiede di intitolare una via di Genova a Norma Cossetto studentessa istriana infoibata dai partigiani titini, è un factotum? Cosa può fare un consigliere regionale? La domanda trova risposta nel faldone. Che raccoglie le lettere e gli appunti delle telefonate fatte da Plinio ai responsabili di enti e aziende pubbliche responsabili dei disservizi. «E ogni volta che ponevo il problema a chi ne aveva competenza, relazionavo il cittadino interessato», osserva il consigliere Pdl. Insomma Federico, Giacomo e Emma ora sanno che c’è chi si occupa di loro. Ma detta così, non assomiglia un po’ alla campagna elettorale dei manifesti di Burlando? «La differenza è che cito solo i nomi per questioni di privacy, ma ho tutti i loro dati e i loro numeri di telefono appuntati, vuole verificare? Vuole chiamarli? - lancia la sfida Plinio -. E a dirla tutta, vedo che in molti ora mettono sui manifesti il loro numero di cellulare. Anche qui c’è una bella differenza.

Io non chiedo ai cittadini di spendere un sacco di soldi per contattarmi. Metto a loro disposizione un numero verde: Che in tutto mi è costato 25 euro». Non avrebbe certo potuto essere tacciato di «sprecare» i soldi dei liguri.

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