
«Lo voglio ribadire con fermezza: l'Italia è al centro della visione strategica di Stellantis e il nostro piano per il Paese è solido e confermato. In più, faremo 400 assunzioni a Mirafiori al fine di sostenere lo sviluppo produttivo della nuova Fiat 500 ibrida». L'ad Antonio Filosa rassicura i sindacati sulle intenzioni del gruppo per il suo Paese, ma allo stesso tempo fa chiaramente capire di attendere, prima di mettere nero su bianco, tutta la chiarezza normativa necessaria dalla Commissione Ue. Una posizione, quella di Filosa, che coincide con le nuove aperture al principio di neutralità tecnologica e di efficienza dei costi da parte della presidente Ue, Ursula von der Leyen. «Nel preparare la revisione del Green Deal - le parole di von der Leyen - stiamo anche valutando il ruolo dei carburanti a zero e basse emissioni di carbonio nella transizione verso un trasporto su strada a zero emissioni oltre il 2030, come i carburanti sintetici e i biocarburanti avanzati. Il nostro obiettivo di taglio delle emissioni può essere inferiore al 90%, a condizione che ciò sia compensato da riduzioni simili, economicamente vantaggiose e ad alta integrità, al di fuori dell'Ue».
Da parte sua, Filosa cerca un asse anche con i sindacati per dare ancora più peso alla richiesta affinché Bruxelles riveda la regolamentazione europea in quanto «non tiene in debito conto della realtà del mercato e del contesto industriale». «Serve il supporto di tutti gli stakeholder, e in particolare delle organizzazioni dei lavoratori di tutte le aree in cui operiamo, a partire da voi qui in Italia», invito poi ribadito da Emanuele Cappellano, nuovo responsabile di Stellantis per l'Europa allargata. Quindi, il rimprovero verso chi ha legiferato a Bruxelles con estrema leggerezza, impostando obiettivi stringenti in un breve lasso di tempo con il risultato di spiazzare domanda e offerta. «Dobbiamo cambiare le regole - l'ennesimo avvertimento alla presidente von der Leyen - per riuscire a offrire ai nostri clienti l'intera gamma di veicoli che desiderano e che possono acquistare: solo così sarà possibile rilanciare la produzione. Si apra al concetto di neutralità tecnologica e si dia vita a misure che incoraggiano il rinnovo del parco auto, sostengono il segmento delle piccole vetture insieme alla revisione dei target sui furgoni, irraggiungibili».
Dunque, Fiat 500 ibrida, a Mirafiori, e nuova Jeep Compass, a Melfi, le due novità imminenti. E per il futuro? Filosa si sofferma su Cassino e, indirettamente, sulla visione sbagliata della precedente gestione: «Abbiamo deciso di riprogrammare il lancio della nuova Alfa Romeo Stelvio e Giulia. Da un'offerta esclusivamente elettrica, si lavora ora per avere un'offerta multi-energia». E Termoli con la Gigafactory fantasma? Entro dicembre si saprà se il consorzio Acc (Mercedes, Stellantis, TotalEnergies) dichiarerà defunto o meno il progetto.
«Il
lancio di auto ibride può rappresentare un punto di partenza per la ripresa dei siti in Italia; siamo però anche consci che si è solo all'inizio di un iter assai difficile», la sintesi dell'incontro di Ferdinando Uliano (Fim).